La licenza all’ultima compagnia baleniera operante in Islanda, la Hvalur Hf, è stata rinnovata ancora: da giugno a settembre sarà autorizzata a cacciare e uccidere 128 balene.

La rabbia per un’occasione storica mancata, quella di determinare finalmente lo stop all’uccisione delle balene nel Paese, è dilagata non solo tra le associazioni ambientaliste e animaliste, ma anche tra i sostenitori della causa, tra cui attori famosi come Leonardo DiCaprio, da sempre impegnato in queste battaglie.

La richiesta di rinnovo della licenza di uccidere le balene, da parte dell’ultima e unica compagnia baleniera operante in Islanda, la Hvalur Hf, è stata approvata dalla ministra dell’Alimentazione del paese, Bjarkey Olsen Gunnarsdóttir, dopo una lunga riunione nella giornata di ieri, 12 giugno.

Nonostante Bjarkey Olsen Gunnarsdóttir abbia sottolineato alla stampa che la decisione presa “non necessariamente concorda con le mie opinioni”, ha spiegato che il governo islandese ha operato in ottemperanza alle “leggi e i regolamenti da seguire” e che la decisione sul volume di pesca rientra nei limiti dei consulenti dell’Agenzia norvegese per la ricerca marittima del 2017, tenendo anche conto “dei fattori conservativi dell’ecosistema della Commissione baleniera internazionale”.

Potranno quindi essere cacciati e uccisi 128 esemplari di balene, precisamente nella regione tra la Groenlandia e l’Islanda occidentale (99 esemplari) e fra l’Islanda orientale e le Faroe (29).

Le associazioni animaliste e ambientaliste si sono sollevate in protesta, deluse da una decisione che speravano potesse finalmente porre fine all’uccisione delle balene, una pratica ancora legale in Paesi come il Giappone e la Norvegia.

Questa decisione è inaccettabile e inumana, ha scritto World Cetacean Alliance, sul suo profilo X ufficiale.

Per quanto riguarda il popolo islandese, un recente sondaggio realizzato dall’istituto Maskína e pubblicato lo scorso anno ha rilevato come ormai il 51% degli islandesi si dica contrario alla caccia alle balene, con il 29% favorevole, soprattutto fra gli over 60.

La balenottera comune è il mammifero marino più grande dopo la balenottera azzurra, ed è considerato a rischio di estinzione dall’Unione mondiale per la conservazione della natura: l’associazione Humane Society International ha anche ricordato che per uccidere le balene il più velocemente possibile i balenieri utilizzano arpioni a cui viene aggiunta una carica esplosiva che detona quando colpisce l’animale, un metodo che causa “immese sofferenze” alle balene, come ha rivelato un rapporto indipendente commissionato nel 2022 dall’autorità islandese.

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