Ipotermia maligna durante un intervento: bambina di 6 anni salvata dai medici
La piccola è stata sottoposta a un'operazione per risolvere una lesione alla lingua, ma ha avuto una crisi in seguito alla somministrazione dell'anestesia.
La piccola è stata sottoposta a un'operazione per risolvere una lesione alla lingua, ma ha avuto una crisi in seguito alla somministrazione dell'anestesia.
Una bambina di soli sei anni è stata sottoposta a un intervento chirurgico che avrebbe dovuto essere quasi di routine nella giornata del 5 gennaio 2023 per aiutarla a risolvere una lesione alla lingua che faticava a cicatrizzarsi, ma ha rischiato la vita per una complicazione inaspettata. L’obiettivo era quella di rimediare a un trauma sportivo che si era procurata prima di Natale.
Mentre si trovava in sala operatoria ed è stata sottoposta all’anestesia, la piccola ha avuto una crisi di ipotermia maligna, una patologia che non sapeva di avere. I medici dell’ospedale Maria Vittoria di Torino, dove è stata eseguita l’operazione non si sono però fatti cogliere impreparati e hanno subito provveduto a darle il sostegno richiesto in questi casi.
A quel punto la bambina è stata sottoposta a un ulteriore intervento, che si è rivelato decisivo prima che il suo quadro clinico potesse peggiorare ulteriormente.
L’ipotermia maligna è un problema diffuso tra i bambini che si sottopongono a un’anestesia (si parla di un caso ogni 15 mila) e che può rivelarsi mortale tra il 5 e l’80%. Nel caso della bimba nessuno poteva sospettare che potesse verificarsi una situazione del genere visto che già qualche anno fa era finita sotto i ferri ma tutto si era svolto senza alcuna complicazione. Muoversi in tempi rapidi quando si verifica una crisi resta fondamentale se si vogliono evitare episodi di insufficienza renale che possono dare conseguenze gravi in pazienti in età pediatrica.
L’ospedale ha voluto spiegare con una nota quanto accaduto: “Durante la degenza in contatto con i colleghi della Nefrologia del Regina Margherita, la paziente è stata trattata per la rabdomiolisi conseguente all’ipertermia maligna, dove ha raggiunto valori elevatissimi di CK (210000) segno della gravità dell’evento occorso”. Non appena il quadro clinico si è stabilizzato, la piccola è stata trasferita nell’altra struttura piemontese, che risulta essere all’avanguardia nella cura di casi simili.
Perennemente con la musica in sottofondo e un libro di Flaubert in borsa, amo le grandi città e i temporali. Da bambina volevo diventare una scrittrice di gialli. Collaboro con Roba Da Donne, DireDonna e GravidanzaOnLine.
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