Iran, la denuncia degli attivisti: "Uccisa una bambina di 12 anni"

La piccola è stata colpita dagli agenti del regime mentre si trovava in auto con i genitori ed è morta in ospedale prima di entrare in sala operatoria. Il numero di vittime minorenni è sempre più alto.

In Iran il numero di morti ad opera del regime continua a salire, nonostante l’indignazione per quanto sta accadendo sia ormai sempre più forte e diffusa su scala mondiale. Le proteste nel Paese sono scaturite in seguito alla morte di Mahsa Amini, uccisa dopo essere stata arrestata per non avere rispettato le regole sul velo.

Ora all’elenco delle vittime si deve aggiungere una bambina di soli 12 anni, Saha Etebari, il cui omicidio sarebbe avvenuto il giorno di Natale del 2022 mentre si trovava in auto con i genitori. A dare notizia dell’accaduto sono gli attivisti attraverso un post sui social network: sulla base della ricostruzione effettuata, la bimba e i suoi familiari sarebbero stato fermati a un posto di blocco per poi essere colpita da una serie di colpi di pistola. Successivamente, Saha sarebbe stata trasportata in ospedale, ma è deceduta prima di entrare in sala operatoria.

Il padre della bambina sarebbe stato poi costretto anche a fare un video in cui esclude che la morte della figlia sia dovuta alle numerose manifestazioni di piazza in atto ormai da tempo in Iran. Questa ulteriore scomparsa è la dimostrazione ulteriore di come non ci si fermi nemmeno di fronte ai bambini: il bilancio diffuso dall’agenzia degli attivisti per i diritti umani Hrana parla di più di 500 vittime, di cui 69 sono minori e adolescenti.

Si fa intanto sempre più dura la vita per le donne: a chi non indossa l’hijab vengono negati anche i servizi essenziali, come riportato dal vice governatore provinciale Seyed Mohammad Reza Talebi. “Nessuna struttura, università, banca, azienda della provincia del Khorasan meridionale è autorizzata a fornire servizi a donne senza hijab. Se venisse alla luce che a queste donne sono garantiti servizi, il responsabile o la persona incaricata della struttura sarà ritenuta responsabile di questa negligenza ed errore” – sono le sue parole all’agenzia di stampa Aftab.

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