"Fare la mamma casalinga non è un lavoro, è privilegio": le risposte al tiktoker Jared Sayre
L’uomo ha pubblicato un video TikTok che gli ha attirato parecchie critiche: “Non parliamo di cose delle quali non abbiamo esperienza”.
L’uomo ha pubblicato un video TikTok che gli ha attirato parecchie critiche: “Non parliamo di cose delle quali non abbiamo esperienza”.
Jared Sayre, content creator di TikTok, ha causato una serie di polemiche online dopo aver pubblicato un video nel quale affermava: “Fare la mamma casalinga non è un vero lavoro, è un privilegio”.
Nel video, ripostato dal collega tiktoker Dustin Poynter e ora diventato virale, l’uomo spiega di essere convinto che il lavoro di cura non sia un lavoro dopo essere stato a casa – da solo – per quattro mesi: “Sai quante madri single ci sono là fuori che hanno un lavoro e devono tornare a casa e fare il tuo lavoro? Sono stato licenziato e quindi sono rimasto a casa per quattro mesi, è stata la cosa più facile che abbia mai fatto in vita mia”, ha esordito l’uomo, che, però, sembrerebbe non avere figli.
@dustinpoynter JUST TALKING RIGHT OUTTA YOUR 🍑 🚩 #momlife #marriage #marriedlife #relationships #fyp #viral ♬ original sound - Dustin Poynter
“Mi sono occupato di prendermi cura della mia abitazione al meglio. Più di questo avrei dovuto guardare mio figlio, non mi sembra granché – ha continuato l’uomo, sminuendo la fatica e la responsabilità di educare dei bambini –. Non puoi fare un pisolino con un lavoro a tempo pieno, non puoi guardare la tv con un lavoro a tempo pieno, hai qualcuno che controlla ogni tua mossa con un lavoro a tempo pieno”.
Sebbene per molte donne scegliere attivamente di poter rinunciare al lavoro salariato, e quindi a uno stipendio in più, sia un privilegio dal punto di vista economico, non si può certo dire che il lavoro di cura non si qualifichi come una vera e propria attività lavorativa, con un dispendio di energie e di tempo che è pari o superiore a quello di un qualsiasi dipendente. Lavoro che, però, non viene retribuito: secondo un report di Oxfam del 2020, il lavoro di cura gratuito svolto dalle donne ogni giorno si potrebbe infatti tradurre in 10.800 miliardi di dollari l’anno. Discorso ancora diverso per le donne che, invece, a causa del lavoro di cura spesso totalizzante hanno difficoltà a inserirsi nel mondo del lavoro.
“Nemmeno io ho figli, ma sono cresciuto con tre fratelli, una madre casalinga e una matrigna casalinga. Ho assistito in prima persona allo stress che deriva dal mantenere un’intera casa – commenta quindi Poynter, che ha rieditato il video per rispondere alla affermazioni di Sayre –, il tuffo olimpico attraverso la cucina per salvare tuo figlio dal mettere la mano nel tritarifiuti 50 volte al giorno, le urla, le bizze. Tutto questo non ‘guardando’ i figli ma ‘crescendoli’. Non parliamo di cose delle quali non abbiamo esperienza”.
Dello stesso avviso anche gli utenti del social, tra i quali molte madri, che si sono scagliate contro l’uomo scrivendo commenti come: “Ho fatto entrambe le cose. Essere una madre casalinga è molto più difficile”, oppure: “Qualcuno lo lasci una settimana da solo con due bambini sotto i cinque anni e vediamo cosa fa”, o ancora: “Sono una madre casalinga e non riesco assolutamente a farmi un pisolino o guardare la tv quando mi pare”.
Perennemente con la musica in sottofondo e un libro di Flaubert in borsa, amo le grandi città e i temporali. Da bambina volevo diventare una scrittrice di gialli. Collaboro con Roba Da Donne, DireDonna e GravidanzaOnLine.
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