Uomini, ciò che Charlotte dice sul lavoro invisibile delle donne in "And Just Like That" è per voi

Il monologo di Charlotte York (Kristin Devis) sul lavoro invisibile delle donne nella serie tv "And Just Like That" è per tutti gli uomini. "Sono più di tua moglie e delle vostre mamme!"

La scorsa settimana è andato in onda il penultimo episodio della serie tv And Just Like That, sequel di Sex and The City, disponibile su Sky e Now Tv, e il personaggio di Kristin Devis, Charlotte York, si è profusa in un monologo molto importante per tutti.

Durante la stagione di And Just Like That abbiamo visto Charlotte tornare finalmente alla sua vita lavorativa, dopo essere stata per anni una mamma casalinga dei suoi figli, Rock e Lily. In questa stagione abbiamo quindi visto Charlotte dare la priorità a se stessa, e di conseguenza la sua famiglia si è trovata in difficoltà ogni qualvolta Charlotte non era a disposizione.

Mentre Charlotte è tornata nel mondo dell’arte come manager di una galleria d’arte, suo marito Harry e i bambini hanno dovuto scontrarsi con il “lavoro invisibile” delle donne, come occuparsi dei pasti, della scuola e di altre faccende domestiche.

L’episodio della settimana scorsa ha visto Charlotte vendere un’opera multimilionaria al cantante Sam Smith, per poi uscire con i suoi colleghi e festeggiare, bevendo diversi drink e ignorando le chiamate della sua famiglia. Tornata a casa trafelata, cercando di smaltire l’ubriachezza, si è sfogata lamentandosi del fatto che la sua famiglia sia eccessivamente bisognosa.

Ehi! Ero una persona prima di voi. Ero una persona prima di tutti voi! Sono più di tua moglie e delle vostre mamme! Dovete darvi una regolata!”, ha urlato.

Mentre la moglie cerca di smaltire la sbornia, il marito Harry interviene lamentandosi del fatto che non riesce a gestire il ruolo di padre lavoratore mentre Charlotte riesce perfettamente a gestire il suo, di madre lavoratrice.

A questo punto Charlotte risponde a Harry con un monologo che tutti gli uomini dovrebbero ascoltare: “Non stai facendo tutto tu. So che perché hai preparato qualche colazione e hai fatto qualche commissione sembra che tu lo stia facendo, ma in realtà stai facendo il minimo indispensabile di quello che a me e ad altre donne è stato chiesto – anzi, preteso – di fare in casa per anni e anni”, chiarisce Charlotte. “E ora ti chiedo – anzi, mi aspetto – che tu mi aiuti, in parte. Voglio continuare a fare quello che sto facendo… quindi ho bisogno del tuo aiuto e del tuo sostegno, non delle tue parole di aiuto e sostegno”.

Il “lavoro invisibile” di cui Charlotte parla è una realtà che le donne conoscono fin troppo bene, e in cui troppo spesso gli uomini recitano una parte minima, nonostante credano di essere partner “alla pari” perché magari si impegnano con i figli o svolgono compiti che le mogli chiedono loro di svolgere.

Essere davvero alla pari, come scrive Cassandra Stone di Motherly a proposito dell’importante monologo di Charlotte in And Just Like That, “Significa che (gli uomini) possono gestire la casa senza problemi e far funzionare tutto”.

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