Jason Priestley, il Brandon di Beverly Hills: "presi a cazzotti Weinstein"
Su Twitter, l'attore Jason Priestley - il Bradon di Beverly Hills - racconta di aver sferrato un pugno al produttore Weinstein nel 1995. Il gesto diventa eroico sui social.
Su Twitter, l'attore Jason Priestley - il Bradon di Beverly Hills - racconta di aver sferrato un pugno al produttore Weinstein nel 1995. Il gesto diventa eroico sui social.
Chi è stato adolescente negli anni 90 difficilmente non ha visto almeno una puntata della serie TV Beverly Hills 90210, pietra miliare del genere teen drama. Uno dei personaggi più centrali ed amati della serie americana era sicuramente Brandon Walsh, il più riflessivo e maturo della crew di ragazzotti losangelini.
Brandon – o meglio, la controparte che gli ha prestato il volto: l’attore Jason Priestley, oggi 48enne – è balzato agli onori della cronaca in questi giorni poiché ha raccontato, tramite il suo profilo Twitter, di aver sferrato un pugno al produttore Harvey Weinstein, attualmente nell’occhio del ciclone per via delle numerose accuse di molestie sessuali ricevute da parte di attrici di Hollywood.
Lo “scontro” avvenne nel gennaio del 1995, durante una festa organizzata dalla Miramax Films in occasione dei Golden Globe di Los Angeles, a cui erano ovviamente presenti sia l’attore – che ai tempi era nel punto più alto della sua carriera in termini di fama – che il noto produttore (fondatore della stessa Miramax insieme al fratello Bob). Ad un certo punto della serata, però, Weinstein chiese a Priestley di lasciare la festa, e così scoppiò la lite fra i due. Ecco il racconto di Priestley su Twitter:
Of course there is more to the story... ‘95 Golden Globes... at the Miramax Party... Harvey told me I had to leave... I was leaving when he grabbed me by the arm and said “ what are you doing?” I said “ you told me leave, I’m leaving”
— Jason Priestley (@Jason_Priestley) December 15, 2017
“I didn’t say you had to leave” he replied. “You just told me to leave... right over there” I tell him once again. Getting heated now. He then grabs me tighter and says “why don’t we go outside and talk about this”. That was all I needed to hear,
— Jason Priestley (@Jason_Priestley) December 15, 2017
“I’m not going anywhere with you” I said as I pushed him back and punched him with a right hand to his face. Suddenly, there were security guards pulling us apart and I was escorted out of the party...
— Jason Priestley (@Jason_Priestley) December 15, 2017
Harvey mi chiese di andar via. Stavo lasciando la festa quando mi afferrò e mi disse “Cosa fai?”. Gli risposi: “Tu mi hai chiesto di andarmene, me ne vado”. A quel punto lui mi disse: “Non ti ho detto che devi andartene”. E io: “Mi hai chiesto di andarmene proprio adesso, proprio lì!”. Tutto ciò mi infastidiva terribilmente. Poi mi prese per il braccio e cominciò a stringermelo: “Perché non usciamo e ne parliamo?”, mi disse. Gli risposi: “Io non ho da parlare con te” e gli sferrai un pugno in faccia. In pochi istanti gli uomini della sicurezza ci circondano, ci separano e mi accompagnano fuori», ha scritto su Twitter Priestley
Da allora sono passati ben 22 anni, ma ora quel gesto – chiaramente alla luce delle molestie di cui Weinstein viene accusato – diventa “eroico” per il popolo dei social, una sorta di atto vendicativo nei confronti del produttore.
Giornalista, poeta, sognatore. Critico pedante e certe volte cavilloso, al limite del sopportabile.
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