John Wayne Bobbitt, salito alle cronache nel 1993 quando sua moglie Lorena (nata Gallo) gli recise il pene, ora ha dovuto subire anche l’amputazione delle dita dei piedi. All’ex marine, 57 anni, è stata diagnosticata una polineuropatia periferica tossica, come ha rivelato lui stesso in un’intervista a The Sun, a causa del periodo trascorso nella famigerata base militare Camp Lejeune nella Carolina del Nord negli Anni ’80, dove l’acqua era gravemente contaminata.

Tale tipo di neuropatia interessa il sistema nervoso periferico, causa la perdita della sensibilità delle parti interessate, e intacca le capacità di movimento, e secondo il 57enne, che ora vive in Florida, gli ha causato sia danni ai nervi che osteomielite, un’infezione ossea che porta a ulcere e richiede innesti cutanei. Per tutto questo, negli ultimi anni Bobbitt ha subito numerose operazioni, e durante l’ultimo intervento chirurgico, nel 2023, gli sono state amputate le dita dei piedi.

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Oltre a sostenere di non essere più in grado di lavorare, a causa del danno ai nervi che gli ha anche tolto ogni sensibilità ai piedi, John Bobbitt ha dichiarato al magazine di credere che le cicatrici mentali e fisiche subite a causa dei veleni a Lejeune, sancite anche in un atto firmato dal presidente Joe Biden (il Camp Lejeune Justice Act), abbiano contribuito alla fine della sua relazione con l’ex moglie, Lorena Gallo. “Non mi stavo comportando come avrei dovuto. Forse avrei preso decisioni migliori se le mie capacità cognitive non fossero state distorte dalle sostanze chimiche”, ha spiegato.

Il 23 giugno 1993, Lorena Bobbitt usò un coltello da cucina per amputare il pene del marito mentre dormiva. La donna poi, andò in giro in auto con l’organo prima di lanciarlo dal finestrino: la polizia riuscì a recuperarlo e, grazie a un intervento chirurgico durato oltre 9 ore, venne riattaccato al corpo dell’uomo. Lorena, che accusava Bobbitt di averla abusata e violentata per anni, fu processata per l’aggressione, ma fu assolta per infermità mentale temporanea. Anche lui, inizialmente a processo per stupro, fu assolto. I due divorziarono nel 1995, lui girò un paio di film hard, mentre lei riprese il cognome da nubile (Gallo), e dopo essersi risposata, fondò la Lorena’s Red Wagon, diventata poi Lorena Gallo Foundation, un’organizzazione senza scopo di lucro per aiutare le vittime di violenza domestica.

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