Cosa fu la "Khaki Fever" e come fu repressa perché non minacciasse la 'morale sessuale' delle donne
La khaki fever: quando all'inizio della Prima Guerra Mondiale le giovani donne della classe operaia si innamoravano degli uomini in uniforme.
La khaki fever: quando all'inizio della Prima Guerra Mondiale le giovani donne della classe operaia si innamoravano degli uomini in uniforme.
Dagli storici è chiamata khaki fever, ovvero l’amore per il khaki, il colore degli abiti militari dei soldati. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, infatti, moltissime giovani donne iniziarono improvvisamente a ballare liberamente, baciare e anche fare sesso con i giovani uomini in uniforme appena conosciuti.
La studiosa di lavoro sociale Viviene Cree ha spiegato in un articolo per The British Journal of Social Work che le giovani donne che “scendevano in strada in gran numero la sera e si impegnavano in comportamenti rischiosi e pericolosi“, tra cui bere e fare sesso in luoghi come vicoli e parchi, molto spesso erano prostitute.
Ma altre non lo erano, ed è stata l’apparente “perdita della loro moralità” a scatenare le proteste.
Questa tendenza, infatti, scatenò il panico di un comportamento “immorale” tra le donne, e spinse proprio le altre donne a volerlo fermare.
Come ha scritto Cree, sia la National Union of Women’s Suffrage Societies che il Women Police Service formarono pattuglie di sole donne per cercare di sedare il comportamento delle giovani della classe operaia. Le pattuglie si recavano nei parchi, nelle sale da ballo e nei cinema per controllare le giovani donne.
Se da un lato la formazione di queste pattuglie femminili, che si componeva principalmente di donne della classe media, rivendicava la nuova libertà di lavorare autonomamente fuori casa e avere opportunità di lavoro come assistenti sociali e agenti di polizia, che hanno effettivamente aiutato molte donne, dall’altra limitavano la libertà delle donne stesse.
Come ha sottolineato Cree, infatti, questo atteggiamento verso il comportamento “immorale” delle giovani donne contribuì a creare strutture extralegali che avrebbero continuato a sorvegliare la sessualità delle donne, culminando in istituzioni come i riformatori e le case per bambini illegittimi.
Cree ha spiegato che la khaki fever ha generato una reazione sproporzionata a un pericolo morale percepito che, in realtà, era solo “l’espressione e il divertimento di giovani donne“.
Vegetariana, amante dei libri, dello sport e di qualsiasi cosa sia vecchio di 500 anni o più.
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