La suora che ha 2 miliardi in azioni Apple e vuole tutelare i bimbi dagli iPhone

Lei si chiama Patricia A. Daly ed è un'attivista contro l'assuefazione da smartphone: Vuole liberare i bambini dagli iPhone, evitando quindi che un'altra generazione trascorra la sua infanzia dietro ad un cellulare.

Può una suora essere temuta da una delle aziende più potenti del mondo? Ebbene sì, lei si chiama Patricia A. Daly ed è un’attivista contro l’assuefazione da smartphone. Vuole liberare i bambini dagli iPhone, evitando quindi che un’altra generazione trascorra la sua infanzia dietro ad un cellulare, ai social e ai video YouTube diventando una dipendenza. Un’impresa quasi impossibile che, però, Patricia è determinata a portare avanti anche perché possiede la bellezza di 2 miliardi di dollari in azioni Apple. Lei ha 60 anni, è originaria di Brooklyn e appartiene alla congregazione delle sorelle domenicane di Caldwell, in New Jersey. Il fondo Jana Partners e il California State Teachers’ Retirement System sabato scorso hanno scritto una lettera a Cupertino chiedendo più tutele contro il rischio di un eccessivo uso degli iPhone da parte dei bambini che, di fatto, potrebbe causare problemi di assuefazione e o disturbi mentali, come scrive il Corriere.it.

“Apple ha sempre protetto i bambini e lavoriamo sodo per creare prodotti potenti che ispirino, intrattengano ed educhino i bimbi e aiutino i genitori a proteggerli online. Siamo all’avanguardia nel settore grazie all’offerta di controlli parentali intuitivi integrati nel sistema operativo” si legge in un comunicato di Apple che “prende molto seriamente questa responsabilità impegnandosi a soddisfare e superare le aspettative dei clienti, soprattutto quando si tratta di proteggere i bambini”.

Suor Patricia, dunque, è direttore emerito della Tri-State Coalition for Responsible Investment, ovvero un’organizzazione di investitori istituzionali cattolici che potrebbe far tremare Apple detenendo ben 2 miliardi di dollari in azioni. La suora, in passato, si è schierata contro i videogiochi violenti e ha avuto un ruolo determinante nella mozione che chiese alla ExxonMobil di tenere conto del cambiamento climatico. È sensibile al tema del surriscaldamento globale e adesso anche al rischio di un uso eccessivo degli iPhone da parte dei bambini.

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