Mestruare non è un privilegio: nasce "Legalize Mestruazioni"

WeWorld e CHEAP hanno dato vita a un progetto che intende porre l'accento sulla giustizia mestruale, di cui si parla ancora troppo poco. Colpa anche dei tanti pregiudizi e dello stigma sulle mestruazioni.

Mestruare non è un lusso, o almeno non lo dovrebbe essere, ma la realtà, per l’ 1,9 miliardi di persone che nel mondo, in media, hanno
le mestruazioni, le discriminazioni subite possono essere tante e di varia natura: dall’isolamento sociale al non riconoscimento del dolore fino all’ignoranza in materia di sintomi della perimenopausa, passando per le odiose battute alle difficoltà di accesso a servizi igienici sicuri e, spesso, anche di prodotti.

Per questi motivi WeWorld, organizzazione italiana indipendente che da oltre 50 anni si occupa di progetti di cooperazione allo sviluppo e di aiuto umanitario per garantire i diritti di tutte le persone, a partire dalle comunità più vulnerabili, nell’ambito del suo lavoro sulla giustizia mestruale in Italia e nel mondo ha chiesto al collettivo di arte pubblica CHEAP di realizzare la campagna “Legalize Mestruazioni” proprio per sdoganare l’argomento ciclo mestruale nel nostro Paese.

Così il collettivo bolognese, che dal 2013 lavora sull’attivismo e lo spazio pubblico usando la carta come supporto espressivo, ha ideato una campagna di manifesti in cui la parola “innominabile”, “mestruazioni“, campeggia a caratteri cubitali sui poster, affissi su oltre 25 bacheche della città emiliana.

Fonte: ph. Michele Lapini. Per gentile concessione WeWorld e CHEAP

“Non se ne deve parlare, non vanno nominate – dicono da CHEAP – Quando le abbiamo, le dobbiamo nascondere. Se stiamo male, non possiamo dirlo. Sembra un romanzo di Chuck Palahniuk e invece sono le nostre mestruazioni di cui molto semplicemente non dovremmo parlare. E ancora, non sono professionali, non sono sexy, non sono pulite, non sono interessanti. Non riguardano tutti, sono una c’osa da donne’. A questo punto, ci è venuto il dubbio che non fossero nemmeno legali: da qui il titolo della campagna, Legalize Mestruazioni”.

Period poverty, giustizia e salute mestruale, abbattimento degli stereotipi e dei tabù, questi sono solo alcuni dei temi al centro dell’impegno di WeWorld, perché, come spiega Martina Albini, responsabile del Centro Studi dell’organizzazione, “Quello che serve è adottare un’ottica di giustizia mestruale. Quando c’è giustizia mestruale, tutte le persone che hanno le mestruazioni possono accedere ai prodotti mestruali che desiderano, sono libere di decidere per il proprio corpo, ricevono adeguate informazioni, possono vivere il proprio ciclo libere da stigma e da disagio psicologico e non sono limitate nella partecipazione alla vita sociale.

Il nostro Paese deve dotarsi di un’agenda per la giustizia mestruale, perché le mestruazioni non sono solo una questione personale, ma una questione di diritti umani e salute pubblica. Organizzazioni come la nostra possono fare la differenza, promuovendo una narrazione non stereotipata delle mestruazioni e facendo pressioni, non solo in Italia, ma anche nei Paesi in cui interveniamo, affinché vengano adottate politiche consapevoli perché la giustizia mestruale diventi realtà. La campagna Legalize Mestruazioni vuole aprire un dibattito pubblico per portare al centro le persone che hanno le mestruazioni”.

Fonte: ph. Michele Lapini. Per gentile concessione WeWorld e CHEAP

I poster della campagna campeggiano su 25 bacheche della centralissima via dell’Indipendenza di Bologna, dove resteranno per un mese con lo scopo di stimolare il dibattito e liberarsi dai giudizi (e pregiudizi) sulle mestruazioni e sui temi politici e sociali che vi sono intrinsecamente collegati.
La campagna verrà inoltre presentata anche venerdì 18 ottobre con l’evento “Legalize mestruazioni. Dalla Street Poster Art ai podcast per raccontare che le mestruazioni non sono solo ‘cose’ da donne”, in programma dalle 18.00 alle 19.30 al DAS, in via del Porto 11/2, a Bologna, evento che si svolgerà all’interno della prima edizione del WeWorld Festival Bologna – Film e Racconti dai Margini, che si terrà dal 17 al 20 ottobre.

La campagna “Legalize Mestruazioni” è promossa nel quadro dei progetti Gener-Azione5 e Changemakers for Climate Justice, entrambi finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo (AICS); tra le iniziative chiave di WeWorld per la giustizia mestruale spicca anche il Manifesto per la Giustizia Mestruale, articolato in sei passi essenziali, redatto allo scopo di promuovere la giustizia mestruale in Italia; l’organizzazione, in collaborazione con Ipsos, EnCICLOpedia, ha inoltre condotto la prima indagine sulla povertà mestruale in Italia, anche se, da oltre un decennio, il lavoro è esteso a tutto il mondo, e WeWorld è attivamente presente in Paesi come Kenya, Nicaragua, Tanzania e Palestina, con risultati che, seppur non decisivi, hanno migliorato la condizione delle persone che hanno le mestruazioni.

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