Il 71% dei maschi non vuole i 'giochi da ragazze': LEGO contro gli stereotipi di genere

La LEGO ha commissionato un sondaggio che ha rivelato dati allarmanti: gli stereotipi di genere nel mondo dei giocattoli sono ancora molto dannosi per i bambini, e l'azienda si impegnerà nel rimuoverli dai suoi prodotti.

Come riportato dalla stampa internazionale, LEGO ha reso noto il sondaggio che ha commissionato al Geena Davis Institute on Gender in Media per scoprire quanto gli stereotipi di genere ancora affliggano il futuro dei bambini.

La ricerca ha rivelato che il 71% dei ragazzi intervistati non voleva giocare con i “giocattoli da ragazze”, in quanto aveva paura che potesse essere preso in giro. La stessa paura era condivisa dai genitori.

Questo succede anche perché i comportamenti associati agli uomini sono apprezzati di più nella società“, ha affermato alla stampa Madeline Di Nonno, amministratrice delegata del Geena Davis Institute on Gender in Media, che ha condotto la ricerca.

E sappiamo molto bene quanto questo sia vero. I lavori e le mansioni tipicamente associati al mondo femminile non vengono mai presi sul serio quanto quelli associati al mondo maschile, da cui le donne sono escluse.

Infatti, lo studio ha rilevato che i genitori incoraggiano ancora i figli maschi a intraprendere carriere sportive o simili, mentre alle figlie viene spesso offerto di ballare (probabilità 5 volte più alta nelle femmine) e cucinare (probabilità 3 volte più alta).

Questa disparità è un esempio lampante di come certi pregiudizi siano ancora profondamente radicati nella nostra società.

LEGO ha capito quanto queste differenze limitino la libertà di apprendimento dei bambini. Ogni bambino e bambina viene spinto a scegliere determinate attività, precludendo loro di sviluppare i loro naturali talenti.

Il Geena Davis Institute ha inoltre scoperto che i genitori tendono ancora a classificare gli uomini come “più creativi” e che i bambini hanno 6 volte più probabilità di pensare a carriere come atleti o scienziati rispetto alle bambine.

LEGO non etichetta più i suoi giocattoli in base al genere, e alla luce dei risultati di questo studio si impegnerà ancor di più in tal senso. “Il nostro compito ora è incoraggiare i ragazzi e le ragazze che vogliono giocare con set LEGO che tradizionalmente erano visti come ‘non per loro‘”, ha concluso Julia Goldin, chief product and marketing officer Lego Group.

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