Conosciuta come "Buongiorno Nonna" su Instagram, l''influencer di 92 anni ha documentato ciò che le è successo durante un ricovero in ospedale per la rottura del femore.
Licia Fertz, meglio nota come Buongiorno Nonna su Instagram, ha 92 anni e di professione fa l’influencer. Da quattro anni, infatti, grazie all’aiuto di suo nipote, Emanuele Elo Usai, appare sui social, dove si descriva una “modella invecchiata per caso“, tra scatti e interazioni con i suoi quasi 200mila followers. Recentemente è stata ricoverata per una rottura del femore, che l’ha trattenuta in ospedale per circa un mese e, ora, ha voluto pubblicare un post, in difesa dei diritti dei malati anziani.
“Pensavate che stavolta tirassi le zampette è? E invece eccomi qui. Affacciandomi alla mia quarta vita“, ha iniziato la 92enne, che più volte ha raccontato di come iniziare l’attività sui social network, spinta dal nipote che si è accorto della sua situazione, le abbia cambiato la vita, aiutandola a superare un periodo di depressione che l’ha colpita in seguito alla morte del marito.
Licia Fertz, che aveva già documentato il suo ricovero in ospedale su Instagram, ha continuato, lamentando la poca cura che alcuni dottori le hanno riservato, solo perché anziana:
In questo mese tra ospedali e visite sono stata spesso trattata non come un essere vivente ma come un essere morente. Abbandonata in un lettino al pronto soccorso o dimessa senza una dieta perché “alla sua età fatele mangiare quello che vuole”…. Non che cerchi l’immortalità, sia chiaro. Ma nemmeno la rottamazione.
Tutto ciò l’ha resa ancora più forte, spronandola ancora di più a ” lottare per i diritti dei malati e per comunicare una nuova visione di vecchiaia”. La donna poi ha voluto ringraziare chi è sempre stato al suo fianco:
Ringrazio di cuore tutti i medici e gli infermieri che hanno guardato più la mia voglia di vivere che la mia data di nascita. Ringrazio tutti voi per la compagnia, la forza e l’incoraggiamento. E grazie a mio nipote per avermi salvato la vita ancora una volta. Io, ancora una volta, ne farò tesoro.
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