Lil Tay, diventata nota per essere “la bambina più odiata dai social” è morta a 15 anni, secondo quanto confermato da un anonimo membro della famiglia in una dichiarazione condivisa sull’account Instagram dell’adolescente. Insieme a lei è morto anche il fratello 21enne, Jason Tian.

È con il cuore pesante che condividiamo la devastante notizia della morte improvvisa e tragica della nostra amata Claire –  questo il messaggio pubblicato sul profilo social – Non abbiamo parole per esprimere il dolore della perdita“. Al momento, come specificato nel post ci sarebbero ancora poche certezze sulle cause che hanno portato al duplice decesso: “Durante questo periodo di immenso dolore, chiediamo gentilmente privacy, poiché le circostanze che circondano Claire e la morte di suo fratello sono ancora oggetto di indagine. Claire rimarrà per sempre nei nostri cuori, la sua assenza lascerà un vuoto insostituibile che sarà sentito da tutti coloro che l’hanno conosciuta e amata”.

Claire Hope, questo il nome all’anagrafe di Lil Tay, aveva ottenuto la popolarità nel 2018, a soli 9 anni, periodo in cui aveva iniziato a scimmiottare il modo di fare dei rapper americani, ma allo stesso tempo a fare sfoggio della sua ricchezza, cosa che non era piaciuta a molti nonostante l’enorme seguito (già allora vantava più di due milioni di follower). Tra i tratti distintivi della sua presenza sui social c’erano anche i video in cui arrivava a dire parolacce o a insultare i passanti, mosse che avevano però suscitato lo sdegno da parte degli utenti. In alcune occasioni aveva mostrato mucchi di soldi in segno di superiorità, per poi litigare. La voce fuori campo di quei brevi filmati sembra fosse del fratello. Poco tempo dopo aveva così provato a difendere la sua immagine apparendo su Good Morning America con la madre, Angela Tian.

In attesa di capire cosa davvero sia accaduto, ad avanzare dubbi è il padre ed ex manager: secondo quanto riportato da Tgcom24, questo potrebbe essere l’inizio di una lunga battaglia legale.

 

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