Netflix Italia è stato accusato con vari commenti, sul web, di fare disinformazione dopo aver ri-postato su TikTok un video in cui una ragazza lesbica racconta la sua esperienza dopo una visita ginecologica.

Il video in questione, postato inizialmente dalla ragazza, Sara Fregosi, scrittrice e podcaster, sul proprio profilo, e poi ripreso dalla pagina TikTok di Netflix Italia, la mostra mentre racconta come, dopo essersi recata per la prima volta dalla ginecologa l’anno scorso, si sia ritrovata a disagio nel rispondere alla domanda “Hai rapporti sessuali protetti?“. La ragazza spiega nel video che la domanda è stata fonte di stress e disagio in quanto la dottoressa intendeva se avesse rapporti sessuali con uomini, senza pensare minimamente che potesse avere rapporti sessuali solo con le donne.

@netflixit Cosa c’entra una visita medica con l’orientamento s£ssuale? Ce lo racconta @sarafregosi 🏳️‍🌈 #uncomingoutalgiorno#comingout#netflixitalia ♬ suono originale - Netflix Italia

Fregosi spiega anche che è stata costretta, o indotta, a fare coming out spiegando alla dottoressa che lei ha rapporti sessuali solo con donne.

Dopo questo video, Netflix Italia è sotto la tempesta di polemiche per aver fatto disinformazione, in quanto è assolutamente sbagliato far passare l’idea che i rapporti tra donne non debbano o non abbiano bisogno di essere protetti. Proprio come i rapporti eterosessuali, anche quelli omosessuali necessitano di protezioni e accortezze per prevenire malattie sessualmente trasmissibili: perciò la domanda “Hai rapporti sessuali protetti?” è del tutto legittima e doverosa.

Tuttavia, la questione affrontata nel video riguardo il coming out forzato da parte dei medici è altrettanto legittima: i medici, e in particolare i ginecologhi, danno spesso per scontata l’eterosessualità delle persone e i membri della comunità LGBTQIA+ si trovano sovente in situazioni di coming out indotto, fonte di ansia e stress.

La tesi descritta nel video, per quanto male espressa, è vera: non bisogna sottostimare le difficoltà e il disagio riscontrati dai membri della comunità LGBTQIA+ per quanto riguarda l’accedere alle visite mediche, che spesso si trasformano in situazioni di discriminazione, smarrimento e disagio.

Come conclude la ragazza nel video, è importante ricercare modi adeguati e più inclusivi per chiedere ai pazienti con chi hanno rapporti sessuali, proprio per evitare situazioni inappropriate per gli stessi.

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