Luca Delfino, il "killer delle fidanzate" è uscito dal carcere: trasferito in una Rems

Il 46enne ha finito di scontare gli anni di reclusione previsti dalla sua condanna, ora dovrà stare per altri sei anni e mezzo nella struttura di La Spezia. I parenti delle sue ex hanno però paura.

Luca Delfino è uscito dal carcere di La Spezia ed è stato già trasferito questa mattina, sabato 29 luglio 2023, presso la Rems Villa Caterina di via Fedelini, a Genova Prà, dove è arrivato a bordo di un furgone della polizia penitenziaria. Qui erano presenti gli agenti della Digos e la vigilanza privata.

Secondo la giustizia italiana, lui ha scontato il suo debito, ma dovrà ora restare per altri sei e mezzo nella nuova struttura, scelta per permettere di riabilitarsi in via definitiva. I giudici, infatti, lo considerano ancora socialmente pericoloso, proprio per questo deve seguire un percorso di riabilitazione.

Luca Delfino, classe 1977, era stato condannato a 16 anni e 8 mesi di reclusione per l’omicidio dell’ex fidanzata Antonella Multari, uccisa con  44 coltellate il 10 agosto del 2007 a Sanremo, mentre è stato assolto per quello di Luciana Biggi, altra sua ex, morta nel 2006 e ritrovata con la gola squartata. L’arma del delitto in quest’ultimo caso era stata un coccio di bottiglia, che non era però mai stato ritrovato. La segnalazione di Bruna, sorella della vittima, permette di risalire subito a Delfino, ma le tracce ritrovate nella sua abitazione (aveva lavato subito i vestiti in lavatrice) non fanno trapelare alcuna prova. Nel 2019 un detenuto che era in cella con lui aveva parlato di un’ammissione di colpa anche in merito a questo episodio, ma non è stato possibile riaprire il processo a causa di quanto previsto nel nostro ordinamento giudiziario, secondo cui vale il principio del “ne bis in idem”, che significa “non due volte per lo stesso fatto“. Non solo, avrebbe rivelato di avere ucciso anche un’altra persona rinchiusa in carcere, ma che si ritiene sia morta a causa di un suicidio.

Nella Rems, secondo quanto riportato da La Stampa, “il killer delle fidanzate, soprannome che gli era stato affibbiato, pernotterà in una stanza singola, dove potrà contare su Tv e Playstation. Le Rems sono note anche come Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza, accolgono a partire dal 2015 detenuti che hanno commesso un reato, ma che valutati affetti da un vizio totale o parziale di mente o ritenuti socialmente pericolosi secondo l’articolo 133 del codice penale

Il legale di Delfino, Riccardo Lamonaca si augura che questa questa esperienza possa permettergli di riabilitarsi: “Luca non vuole evadere, per lui questa è una opportunità che non vuole sprecare” – sono le sue parole riportate da Leggo. Ai microfoni di Zona Bianca ha invece parlato Rosa Tripodi, la mamma di Antonella Multari, che non nasconde di avere paura ora per la sua incolumità: “Da 16 anni so che è in carcere, ma lo vedo dappertutto. Ho gli incubi, sto male, mi vengono le palpitazioni. Sappiate che se succede qualcosa, voglio essere tutelata. Se questa persona esce dal carcere, mi viene a trovare e mi fa del male. Prendete dei provvedimenti, per favore“. Una sensazione condivisa anche da Bruna, sorella gemella di Luciana Biggi: “È un predatore narcisista una volta fuori tornerà a caccia di altre donne e sono seriamente preoccupata che possa uccidere ancora”.

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