Lucy Spraggan parla per la prima volta dello stupro subito mentre partecipava a X Factor
Lucy Spraggan parla per la prima volta sul Guardian dello stupro subito mentre partecipava a X Factor come concorrente, nell'edizione inglese del 2012.
Lucy Spraggan parla per la prima volta sul Guardian dello stupro subito mentre partecipava a X Factor come concorrente, nell'edizione inglese del 2012.
Nel 2012 il programma di Simon Cowell, X Factor, era all’apice della sua influenza dopo aver prodotto gli One Direction e le Little Mix nelle due serie precedenti. Lucy Spraggan era la favorita per la vittoria, ma ha abbandonato il programma improvvisamente “per una malattia”. Ora Spraggan spiega per la prima volta che ha abbandonato lo show dopo essere stata stuprata.
Dopo 11 anni Lucy Spraggan, 31 anni, racconta per la prima volta dello stupro subito sulle pagine del Guardian, anticipando le sue rivelazioni dell’accaduto nel suo libro di memorie, Process: Finding my way through, in uscita il 20 luglio.
“Il mio titolo provvisorio per il libro era Are You That Girl?”, ha detto al Guardian. “Perché per anni ho avuto il terrore di essere conosciuta come la ragazza a cui era successo. Mi vergognavo profondamente, cronicamente”.
Spraggan, originaria di Canterbury, nel Kent, ha trovato subito un amico e alleato in un concorrente queer, Rylan Clark, durante lo show. Una sera, per il 25esimo compleanno di Clark, durante la quarta settimana di live di X Factor, i due hanno festeggiato al nightclub Mahiki di Mayfair. I drink erano gratuiti e illimitati, e la troupe di X Factor, i giornalisti e i paparazzi erano tutti presenti. “A questo punto conoscevo il mio ruolo: ubriacarmi, fare qualcosa di divertente e apparire nei titoli dei giornali il giorno dopo”, ha confidato Spraggan.
La ragazza, alla fine, è svenuta ed è stata accompagnata in albergo da un membro del team di produzione, dove un portiere dell’hotel l’ha aiutata a tornare nella sua stanza. Mentre se ne andavano, il portiere aveva azionato il chiavistello di sicurezza per evitare che la porta si chiudesse dietro di loro. Poco dopo, però, Clark è andato a trovare Spraggan priva di sensi, assicurandosi che la porta fosse chiusa prima di andarsene: questo ha fatto sì che, quando il portiere è tornato per violentare la ragazza, ha dovuto usare una chiave magnetica rintracciabile.
“Il giorno dopo mi sono svegliata con un senso di terrore assoluto”, ha raccontato Lucy Spraggan. “Non credo di aver mai provato quel livello di confusione da allora. Sapevo di essere stata violentata, ma non riuscivo ad elaborarlo”.
Spraggan ha raccontato a Clark, per primo, del suo stupro e successivamente, grazie alla chiave magnetica, il portiere è stato rintracciato e arrestato, per poi venire condannato a 10 anni di carcere.
I giorni successivi all’aggressione sono stati costellati dagli effetti collaterali del Pep (la profilassi post-esposizione – a un farmaco che, se assunto entro 72 ore dall’esposizione, previene l’HIV), troppo duri sul fisico della ragazza affinché potesse continuare la competizione.
“All’inizio mi sono detta: “Dì quello che è successo”. Ma ho capito subito che non sarebbe stato così semplice. Ricordo che diverse persone mi dissero: ‘Hai tutta la carriera davanti a te e non puoi ritrattare'”, ha spiegato Spraggan.
Dopo il processo al suo aggressore, lo staff di produzione di X Factor ha dato a Lucry Spraggan un sostegno finanziario e medico nel periodo immediatamente successivo, ma non le è stato dato alcun tipo di supporto psicologico. “Nessuno mi ha mai contattato per chiedermi se stavo bene”, ha confessato la donna. “Nessuno mi ha offerto una riabilitazione o un trattamento di salute mentale continuativo. Ero da sola”.
“La gente non capisce quanto sia fortunata una vittima di stupro ad ottenere una condanna”, ha continuato Spraggan. “Sono stata fortunata perché la mia porta era chiusa a chiave. Se fossi svenuta nel corridoio, non sarebbe stata la stessa storia. Sono ancora una vittima, è ancora traumatico, è ancora orribile. Ma sono fortunata perché Rylan ha chiuso quella porta”.
Vegetariana, amante dei libri, dello sport e di qualsiasi cosa sia vecchio di 500 anni o più.
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