Manolo Portanova condannato per stupro, la mamma: "Innocente, uscirà la verità"

Il giocatore, che ora milita nella Reggiana, ha subito una condanna a sei anni di carcere in primo grado per stupro di gruppo, ma ha sempre sottolineato di essere estraneo ai fatto contestati.

Manolo Portanova oggi gioca nella Reggiana, ma il suo ingaggio avvenuto nel corso dell’estate 2023 ha fatto non poco discutere (parte dei sostenitori del club non ha per niente gradito). Il calciatore, infatti, è stato condannato in primo grado a sei anni di carcere per stupro, reato di cui si è sempre ritenuto estraneo, come ci ha tenuto a sottolineare anche la mamma del ragazzo, che ha deciso di prendere esplicitamente le sue difese.

“Da madre conosco i sacrifici che ha fatto per raggiungere il calcio professionistico, per raggiungere il suo sogno e non merita di vivere tutto questo. È un ragazzo di sani principi – ha detto Antonia Langella in un’intervista a La Gazzetta di ReggioNon lo dico solo io che sono la madre, ma credo che qualsiasi persona che l’abbia conosciuto o abbia avuto occasione di parlarci anche per pochi minuti lo confermerebbe. Per cui sì, è innocente, ma non secondo me, è innocente in assoluto”.

Il processo di appello si svolgerà a Firenze, momento in cui la donna si augura possa venire alla luce quella che lei ritiene sia la verità: “Premesso che credo nella giustizia, e sono certa che la verità è sempre destinata ad uscire, come è ormai noto la difesa di Manolo ha presentato tantissimi elementi di prova a sostegno della sua innocenza – prosegue la madre – che, se letti con serenità avrebbero portato sicuramente a un esito completamente diverso”.

I fatti di cui è accusato Manolo Portanova sarebbero avvenuti nella notte tra il 30 e 31 maggio 2021 in un appartamento di Siena. La mamma del giocatore, che in passato ha militato anche nella Juventus, ha voluto mandare un messaggio anche alla giovane che lo ha denunciato: “Ho visto i video e da donna ho motivo di ritenere che in quella stanza non sia avvenuta alcuna violenza. Io credo che lei prima delle mie parole dovrebbe ascoltare la propria coscienza. A Manolo mi sento di dire che sono orgogliosa di come sta reagendo davanti a tutto questo. A farlo andare avanti è unicamente la forza di chi sa di essere innocente”.

La donna ci ha tenuto anche a ringraziare la Reggiana per questa opportunità professionale che il club ha voluto dare al figlio (a gennaio 2023 il ragazzo si stava per trasferire al Bari, ma la protesta dei tifosi ha impedito che l’operazione potesse concludersi), ora si augura che la sentenza, previsto a novembre 2023, possa avere un esito diverso rispetto al primo grado: “Se si vorranno leggere le carte processuali con meticolosità e senza pregiudizio” – ha concluso.

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