Manuel Agnelli sarà la "voce" di Caravaggio

Manuel Agnelli sarà la voce dell'Io interiore di Michelangelo Merisi in Caravaggio - l'anima e il sangue: il frontman degli Afterhours propone al cinema un'esperienza rock & roll con uno degli artisti più controversi e amati al mondo.

Uno dei pittori più rock del panorama artistico mondiali. Manuel Agnelli sarà la voce di Caravaggio nel film dedicato ad uno degli artisti più controversi e amati al mondo: Michelangelo Merisi, in arte Caravaggio. Un viaggio senza precedenti che vuole essere un’esperienza cinematografica (nelle sale il 19-20-21 febbraio 2018 ) emozionale, inquieta e quasi ‘tattile’ della vita che racconti le opere e i tormenti di Caravaggio. Per Manuel Agnelli, intervistato dall’Ansa, Michelangelo Merisi è l’emblema del vero artista maledetto mentre oggi, anche tra i cantanti, tutto risulta più macchiettistico e frutto di un personaggio: “Oggi non si rischia più così tanto. Il maledetto è uno che recita un ruolo. Anche Marilyn Manson è solo un commediante. Caravaggio, invece, penso avesse un atteggiamento sincero, istintivo nei confronti dell’arte. Era la sua visione a tutti i costi, anche a rischio della vita.”

La voce dell’io interiore di Caravaggio, emotiva, evocativa ed al tempo stesso intima, è quella di Manuel Agnelli. Il frontman degli Afterhours e giudice di X Factor, un artista multiforme e talentuoso, rivoluzionario e originale, impulsivo e profondo. Un alter ego capace, come Caravaggio, di emozionare e sconvolgere. Un personaggio che dopo molti anni ha deciso di avere anche un popolarità più generalista ma al servizio della sua arte, ricevendo alcune critiche dai suoi fan. L’artista ai media rivela: ”Caravaggio era un personaggio contraddittorio, è questa la sua modernità. Oggi a noi artisti invece non è permesso sconfinare, devi prendere una direzione per tutta la vita. Eviterei, però, di fare paragoni tra lui e me. Diciamo che fino a un certo punto gli artisti furono usati dal potere e viceversa. In questo senso capisco quali potessero essere i suoi problemi, perché rischiava la testa. Io – sorride – non sono a quel punto’‘.

La voce fuori campo di Caravaggio/Manuel sulle scene fotografiche cerca di dare continuità agli stati d’animo dell’artista, riproducendo le sfumature del suo carattere e raccontando le emozioni, spesso violente, che albergano in lui, aiutando lo spettatore ad entrare in contatto con il suo animo e la sua mente.

Un viaggio introspettivo per lo spettatore che viene catapultato in un tour dal grande impatto emotivo. Caravaggio l’anima e il sangue: un’esperienza rock&roll al cinema!

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