"Non riesco più a innamorarmi": Marco Mengoni e "l''emotivogramma' piatto"
Il cantante, prossimo alla co-conduzione di Sanremo 2024, ha raccontato di non aver ancora trovato l'amore: "Dipende da un sacco di fattori, ci lavoro con la mia terapeuta".
Il cantante, prossimo alla co-conduzione di Sanremo 2024, ha raccontato di non aver ancora trovato l'amore: "Dipende da un sacco di fattori, ci lavoro con la mia terapeuta".
Il 6 febbraio prossimo debutterà come co-conduttore al Festival di Sanremo, al fianco di Amadeus, su quello stesso palco che nel 2023 lo ha visto trionfare con la sua Due vite e nel 2013 con L’essenziale. Per questa nuova avventura Marco Mengoni non si sente sereno, come ha confessato in un’intervista al Tg1 ieri sera (domenica 28 gennaio): “A Sanremo vado a fare qualcosa che non faccio di solito, sto studiando come se fosse un esame all’università, poi il festival è imprevedibile e si ama anche per questo”, ha spiegato.
Il cantante, che al Tg ha anche annunciato il tour negli stadi 2025, con partenza il 26 giugno dal Diego Armando Maradona di Napoli per terminare a Messina, ha parlato della sua sfera privata con Repubblica. Al quotidiano Mengoni ha raccontato di non aver ancora trovato l’amore: “No, non l’ho trovato. Dipende da un sacco di fattori, ci lavoro con la mia terapeuta, voglio andare a una visione meno assolutista del mondo”. La voglia e il desiderio di innamorarsi quindi non manca:
Non sei solo perché lavori tanto, è per un insieme di cose, non c’è un capro espiatorio. Forse è per questo che scrivo canzoni malinconiche. Vorrei innamorarmi tutti i giorni, sentire la botta allo stomaco. Da un po’ non provo questa sensazione, il mio ’emotivogramma’ è piatto. Poi mi abituo a stare solo e sono un solitario: costruisco mobili, curo le piante, vado al cinema e viaggio da solo.
Dopo anni di successi, 79 dischi di platino, 2.5 miliardi di streaming e 10 tour fatti, a giorni l’avventura sanremese nell’inedita veste di co-conduttore ma anche di super ospite, un impegno di cui sente la pressione: “Fino a pochi giorni fa era solo una cosa nel mio percorso astrale. Poi ho visto il primo spot e la scritta 74esima edizione. Porca miseria, è vero. – sottolinea Marco Mengoni su Repubblica – È bellissimo ma sento anche il peso, la pressione. Vorrei farlo nel miglior modo possibile. Mi sono immaginato di fare delle cose, poi non farò niente di quello che ho pensato”. E sul look scelto per l’Ariston lancia una sfida: “Porto una cinquantina di abiti: quanti cambi si possono fare in una sera presentando 30 cantanti?”.
Perennemente con la musica in sottofondo e un libro di Flaubert in borsa, amo le grandi città e i temporali. Da bambina volevo diventare una scrittrice di gialli. Collaboro con Roba Da Donne, DireDonna e GravidanzaOnLine.
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