Il sesso dopo gli “anta” continua a essere per molti un tabù, che la fotografa americana Marilyn Minter ha voluto sviscerare nel suo libro Elder Sex, in cui ha immortalato le persone anziane in momenti decisamente intimi.

Marilyn Minter: Elder Sex

Marilyn Minter: Elder Sex

Il sesso dopo gli "anta" è stato e continua a essere un tabù, che la fotografa americana Marilyn Minter indaga e sviscera in questo libro, nato da un articolo scritto per il New York Times, The Joys (and Challenges) of Sex after 70.
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Nato inizialmente come articolo scritto da Maggie Jones, con le fotografie di Minter, per il New York Times, The Joys (and Challenges) of Sex after 70, il progetto ha il preciso scopo di decostruire tutti i preconcetti sull’ageismo nella sfera sessuale, ritraendo persone tra i 70 e i 90 in immagini erotiche e glamour, con un occhio particolare ai dettagli: le unghie laccate, le mani che stringono, afferrano, accarezzano, il sudore che imperla i corpi.

L’intera arte di Minter, del resto, è stata votata a sovvertire l’ordinario indagando a fondo nello “scandaloso”; se con la serie Porn Grid del 1989 aveva contribuito a spostare i confini di ciò che è considerato “accettabile” nell’arte, con il nuovo libro mette sul piatto uno dei tabù maggiori della nostra società, il sesso tra anziani, di qualunque orientamento sessuale.

Trovare persone disposte a farsi immortalare in questi momenti, però, non è stato facile, come spiega l’artista classe 1948: “Ho detto loro che eravamo dei pionieri. Queste foto sono il mio contributo per abolire la vergogna”.

E aggiunge:

Le foto di Elder Sex provengono da un servizio che ho realizzato per il New York TimesNew York Times. L’articolo, […] partiva da questa riflessione: le persone reagiscono automaticamente al sesso tra anziani con disagio perché non sono abituate a pensarli come esseri sessuali.

Benché la società stia diventando man mano sempre più inclusiva, infatti, non è ancora sufficientemente elastica da accogliere il pensiero che le persone che hanno oltrepassato abbondantemente i 50 anni continuino ad avere rapporti sessuali. Colpa dell’agesimo, termine coniato nel 1969 dal gerontologo e psichiatra Robert Neil Butler, secondo cui, in un contesto sociale sempre più performativo, le persone vengono discriminate e catalogate come “abili” o meno proprio sulla base dell’età. E il sesso è uno di quei contesti da cui, secondo questa filosofia, gli anziani sono esclusi, soprattutto perché subiscono una sorta di regressione all’infantilizzazione, per cui vengono visti solo ed esclusivamente come esseri da proteggere, da tutelare, da assistere – proprio come i bambini -, e non come soggetti autosufficienti e pienamente in grado di occuparsi di sé, men che meno di avere relazioni sessuali.

E se in alcuni frangenti la ribellione all’ageismo è pubblica e conclamata – basti pensare alla scelta di sempre più donne celebri di sfilare su red carpet e presentarsi a eventi con i capelli grigi al naturale, visto che dal punto di vista estetico proprio le donne sono le più penalizzate dalla discriminazione sulla base dell’età – nella sfera intima è ovviamente tutto più complesso.

Chi invecchia e chi è già vecchio, se vuole essere rappresentato, è costretto ad ammorbidirsi in una parvenza più o meno grottesca di giovinezza – scrive la giornalista Naomi Fry nel saggio introduttivo a Elder Sex – oppure è destinato a essere invisibile, lontano dagli occhi del pubblico.

Eppure, dati alla mano, la popolazione anziana è numerosa, ed è destinata ad allargarsi sempre più: secondo il Report Ipsos Mori Perennials del 2019, citato da Repubblica, gli over 60 dal 2017 saliranno, solo nel nostro Paese, dal 30 al 40 per cento% entro il 2050. Quindi perché ignorare le esigenze, i bisogni e le necessità di quella che, di fatto, è una fetta enorme della popolazione totale?

Senza considerare, inoltre, che indagare sul sesso over 70 potrebbe aiutare ad aprire gli occhi su alcuni aspetti: sull’appagamento, sul piacere, su fattori che sono per forza di cose vissuti in maniera diversa rispetto al sesso giovanile o della mezza età.

Le persone sono in grado di avere una vita sessuale soddisfacente molto più tardi nella vita perché, nel complesso, vivono più a lungo e restano più in salute – spiega Minter – Inoltre, esistono farmaci come il Viagra e infiniti giocattoli tra cui scegliere. E poi, il
sesso è prima di tutto una questione mentale: penso che diventi davvero più interessante man mano che si invecchia e che aumenta la consapevolezza di sé.

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