Marta di Nardo, 60enne milanese scomparsa il 4 ottobre 2023, è stata trovata senza vita. La donna era sparita improvvisamente dal suo appartamento a Milano in via Pietro da Cortona 14, all’Acquabella, ed era conosciuta in zona soprattutto per i suoi modi affabili, oltre che per l’abitudine di giocare al gratta e vinci. La donna viveva di una piccola pensione, proprio per questo finiva spesso per chiedere piccoli prestiti ai conoscenti.

A denunciarne la sparizione era stato il figlio, che vive a Paderno Dugnano, ma che parlava raramente con lei. L’uomo, secondo quanto riporta il quotidiano Il Giorno, si sarebbe presentato in caserma solo il 17 ottobre, sostenendo di essere abituato a vedere la mamma solo un paio di volte l’anno.

Il cadavere, fatto a pezzi e in evidente stato di decomposizione, è stato rinvenuto nell’appartamento di un vicino, il 46enne Domenico Livrieri, che risiede in un’abitazione nella scala C, nel tardo pomeriggio di venerdì 20 ottobre 2023.

I carabinieri della Compagnia di Porta Monforte avevano deciso di entrare nell’appartamento della vittima per effettuare un sopralluogo, che è poi proseguito anche nella casa dell’uomo, Domenico Livrieri, un 46enne che ha un passato da tossicodipendente, oltre a vari precedenti penali. Da quanto risulta, lui avrebbe avuto una relazione con la vittima di breve durata.

Nella casa di Livrieri sono stati poi trovati alcuni oggetti di proprietà di Marta Di Nardo, mentre “sono emerse tracce della presenza dell’uomo all’interno dell’abitazione di Di Nardo in un periodo successivo alla sua scomparsa“, secondo quanto scritto nel report stilato dalle forze dell’ordine. Il corpo della donna, invece, era stato invece nascosto in un soppalco della cucina.

Gli agenti hanno così fermato Livrieri con l’accusa di omicidio, anche se per ora ha preferito non rilasciare dichiarazioni, né ha fatto riferimento a dove si trovasse il cadavere. Determinanti per arrivare a lui sono state le testimonianze di alcuni vicini, che descrivono il 46enne come una persona violenta, oltre ad averlo visto più volte entrare e uscire dalla casa di Di Nardo con le chiavi in mano, di cui evidentemente non avrebbe dovuto essere in possesso. L’utilizzo del luminol ha poi permesso di evidenziare tracce di sangue in camera, sul letto e sul pavimento ed è grazie a queste che si sarebbe poi arrivati al nascondiglio. Confermati dai residenti in zona anche i problemi di ludopatia della vittima (era in cura al Cps), oltre alle sue continue richieste di denaro e al viavai di persone all’interno della sua abitazione.

Ora sarà necessaria l’autopsia, che sarà eseguita nei prossimi giorni, per individuare le cause del delitto, che sarebbe avvenuto poche ore dopo la scomparsa. Si pensa che all’origine del fatto ci fosse la volontà di Livrieri di continuare a percepire la pensione della donna.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!