"Soffro di ansia da 3 anni": il post e le foto potenti di Matilda De Angelis

L'interprete de L'incredibile storia dell'Isola delle Rose ha raccontato su Instagram le sue fragilità e le sue sofferenze. Per lei l’acne è stato il sintomo di tutto ciò, anche se a lungo ha pensato che ne fosse la causa. Oggi però quel post non esiste più. Vi spieghiamo perché.

*** Aggiornamento del 14 luglio 2022 ***

Il post Instagram in cui Matilda De Angelis parlava dell’ansia di cui soffre da tre anni non è più disponibile; l’attrice lo ha rimosso dai suoi social, con la motivazione, spiegata anche in una story, di cui vi abbiamo dato conto nell’articolo che segue.

*** Articolo originale del 13 luglio 2022 ***

Lei che piange in auto, lei triste in treno, lei con l’acne. Matilda De Angelis ha pubblicato alcune foto su Instagram per raccontare le sue fragilità e i suoi disturbi d’ansia, insieme alle conseguenze che questi ultimi comportano. “Ho iniziato a soffrire di ansia ormai quasi tre anni fa. La sensazione di stordimento che provoca è difficile da spiegare“, ha cominciato l’attrice nel post in cui si è aperta con i suoi follower.

La 26enne ha poi spiegato cosa sono stati per lei questi ultimi anni:

Ho sentito per giorni e settimane un macigno sul petto che mi impediva di respirare, la sensazione che tutto attorno a me perdesse di senso, uno svuotamento emotivo feroce che non risparmiava nessun sentimento, bello o brutto che fosse, la paura di uscire di casa o di tornarci, perché ogni minimo cambiamento anche quotidiano poteva significare per me la rottura di un “equilibrio” a cui mi aggrappavo per convincermi che andasse tutto bene.

Matilda De Angelis ha parlato anche delle conseguenze che i disturbi d’ansia le provocano che, nel suo caso, prendono la forma dell’acne: “Per me l’acne è stato il sintomo di questo grande male, anche se per tanto tempo ho pensato che ne fosse la causa“.

Foto potenti, accompagnate da un messaggio altrettanto importante:

Bisogna imparare ad essere vulnerabili, a cercare aiuto, ad aprirsi rispetto alle proprie fragilità, a rispettare i tempi e gli spazi che ci sono consoni, bisogna imparare a non essere nemici di noi stessi, a rispettarci nelle nostre zone di luce come in quelle d’ombra.

L’interprete de L’incredibile storia dell’Isola delle Rose, in questi anni, è arrivata ad essere consapevole di alcune cose e ha concluso:

Io sto imparando che non posso controllare tutto nella vita e che prefissarmi costantemente uno standard di perfezione irrealizzabile in ogni ambito (lavorativo, sentimentale ecc) mi ha intossicato la mente. Capire chi siamo, cosa vogliamo, di cosa abbiamo bisogno, quali persone, cose, situazioni ci fanno bene e quali no è necessario per crescere e guarire. E alla fine ridiamo, che col tempo tutto passa. O quasi.

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