Maturità 2023, si torna alle tre prove scritte. Ecco come funziona
Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditarra ha firmato ieri l'ordinanza per l'organizzazione dell'esame di Stato: si torna alle tre prove scritte.
Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditarra ha firmato ieri l'ordinanza per l'organizzazione dell'esame di Stato: si torna alle tre prove scritte.
Nonostante i numerosi appelli degli studenti che chiedevano di mantenere una prova semplificata, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditarra ha deciso di tornare alle tre prove scritte, firmando l’ordinanza per l’organizzazione dell’esame di Stato nel pomeriggio di ieri.
Valditarra ha quindi fatto ritorno all’esame pre-pandemia, con le tre prove scritte, le prove Invalsi per l’ammissione e il colloquio pluridisciplinare, in cui sarà inclusa anche educazione civica. I Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) sono ancora l’eccezione, e non saranno requisito di ammissione all’esame.
#Maturità2023, il Ministro @G_Valditara ha firmato l’ordinanza per lo svolgimento dell’Esame di Stato del secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2022/2023. La sessione, che torna alla normalità, avrà inizio il 21 giugno 2023 alle ore 8.30.
— Ministero dell’Istruzione e del Merito (@MIsocialTW) March 9, 2023
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Le date da segnare sono le seguenti: il 21 giugno prenderà il via la prima prova scritta, dalle 8:30 e per le successive 6 ore. Il 22 giugno si terrà la seconda prova scritta, mentre la terza prova per gli istituti presso i quali sono presenti i percorsi EsaBac ed EsaBac techno e nei licei con opzione internazionale cinese, spagnola e tedesca, è stata programmata martedì 27 giugno.
Una novità riguarda la seconda prova, che non si concentrerà più su discipline scolastiche, ma sulle attività svolte durante il percorso di studi. In particolare, le commissioni personalizzeranno il tema della prova partendo da uno spunto nazionale generale di riferimento, trasmesso dal ministero alle scuole, tramite un plico telematico, il martedì precedente il giorno della prova.
Per quanto riguarda il colloquio dell’esame, tornerà alle modalità del 2018: l’esame prenderà il via da uno spunto iniziale (un’immagine, un testo, una citazione o un video) scelto dalla commissione, e verrà valutata la capacità di elaborare in ottica pluridisciplinare dello studente.
L’ordinanza firmata da Valditarra ha anche specificato che per gli studenti con disabilità e con disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa) la Commissione può deliberare, secondo la tipologia di disabilità dello studente, lo svolgimento di prove equipollenti in un numero maggiore di giorni e l’assegnazione di tempi più lunghi per le prove scritte.
Il ministro Valditarra ha dichiarato alla stampa che è consapevole delle difficoltà che gli studenti hanno dovuto affrontare in questi anni di pandemia e che “nella scelta delle prove scritte e nello svolgimento del colloquio d’esame si terrà conto dell’eccezionalità del percorso scolastico affrontato nel triennio, valorizzando l’effettivo processo di apprendimento. Invito pertanto tutti gli studenti a vivere questo passaggio in maniera serena, consapevoli del loro impegno e degli sforzi fatti”.
Vegetariana, amante dei libri, dello sport e di qualsiasi cosa sia vecchio di 500 anni o più.
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