Medicane, allerta rossa in Sicilia e Calabria per l'arrivo dell'uragano Apollo
La Protezione Civile ha emesso un'allerta rossa in Sicilia, dove si attende in queste ore l'arrivo dell'uragano Apollo: previsti venti forti e onde alte 4 metri.
La Protezione Civile ha emesso un'allerta rossa in Sicilia, dove si attende in queste ore l'arrivo dell'uragano Apollo: previsti venti forti e onde alte 4 metri.
La Sicilia orientale e la Calabria meridionale si preparano all’arrivo del Medicane ribattezzato Apollo, un forte ciclone che potrebbe portare piogge intense come quelle dei giorni scorsi nella zona catanese.
Le conseguenze delle piogge a Catania sono state tragiche: tre le vittime, trascinate da litri di acqua e fango. Adesso, la Protezione Civile invita alla cautela per l’arrivo di Apollo (così ribattezzato dall’Aeronautica militare), per cui sono previsti venti forti, oltre i 100 km/h, e onde alte 4 o 5 metri.
Come riporta la stampa, le autorità ritengono che Apollo possa diventare un uragano di categoria 1, ovvero la più bassa delle 5 categorie con cui viene classificata la potenza degli uragani. Tuttavia, il Capo della Protezione Civile siciliana, Salvatore Cocina, ha commentato alla stampa di mostrare la massima cautela.
“La sua forza e i danni che potrà creare dipenderanno da quanto entrerà nella terra ferma. Speriamo che il fenomeno resti di entità bassa avendo l’occhio del ciclone sul mare, ma non è escluso che possa interessare la terra ferma“, ha dichiarato Cocina.
Al momento, il ciclone è stazionario a largo della costa, ma l’allerta rossa è già stata diramata e le forze competenti sono già pronte in caso l’uragano provochi danni sulla terra ferma.
Il maltempo dovuto alla perturbazione del ciclone Apollo ha colpito duramente Siracusa che, come riportato dalla stampa, al momento è sotto ricognizione e censimento danni. Ci sono squadre di volontari con pompe idrovore per limitare i danni causati dalle piogge, e molti altri sono in arrivo.
Preoccupazione anche per Augusta, in quanto la città risulta isolata: le entrate della città sono infatti allagate e non è possibile per i volontari intervenire con le pompe idrovore. Si cerca di accedere alla città usando altre strade, ma la situazione resta complicata.
I volontari, i vigili del fuoco, i militari e le associazioni stanno continuando a monitorare incessantemente ogni territorio a rischio allagamenti.
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