Melanie Lynskey di Yellowjackets racconta le critiche sul corpo subite

L'attrice neozelandese, che ha ricevuto sul set della serie tv numerosi inviti a perdere peso, si è sfogata su Twitter: "I peggiori sono quelli che ti dicono: "Mi preoccupo soltanto per la tua salute!".

È bastato davvero poco a Yellowjackets per ritagliarsi un posticino speciale nei cuori dei fan. E a distanza di pochi giorni dalla fine della prima stagione – la seconda è già stata confermata – il teen drama (che poi tanto teen non è), è già considerato una serie cult. Ma a gettare un velo d’ombra sulla produzione dello show è proprio una delle protagoniste, Melanie Lynskey, che nella serie interpreta Shauna.

L’attrice neozelandese, nota ai più per il ruolo di Rose nella sit-com statunitense Due uomini e mezzo, aveva già rivelato, in un’intervista per la rivista Rolling Stone, di aver subito sul set qualche battuta sul suo peso, e diverse esortazioni a dimagrire. “Mi chiedevano: ‘Cosa hai intenzione di fare con il tuo peso? Sicuramente i produttori ti daranno un allenatore per dimagrire. Ne hai bisogno’“, ha detto Lynskey, aggiungendo che, per fortuna, ha ricevuto tutto l’appoggio delle sue co-star Tawny Cypress, Christina Ricci e Juliette Lewis, che l’hanno difesa a spada tratta scrivendo persino una lettera ai produttori.

E questi attacchi sulla sua fisicità l’hanno spinta anche a fare un tweet a riguardo, prendendo come spunto alcune critiche mosse nei confronti della scrittrice Ashley C. Ford sul suo peso. Riprendendo il tweet nel quale Ford parlava delle critiche ricevute (“Come fai ad essere grassa e a non desiderare di perdere peso“, questo il tenore dei messaggi), Lynskey ha scritto:

Questa è la storia della mia vita da quando la prima puntata di Yellowjackets è stato presentata in anteprima. I peggiori sono quelli che ti dicono: “Mi preoccupo soltanto per la tua salute!!”. Str**za, che ne sai della mia salute? Non mi vedi correre nel parco con mio figlio o fare sport. E comunque magro non è per forza sinonimo di salute“.

E anche suo marito, Jason Ritter, è intervenuto nella discussione, scrivendo: “Se qualcuno ha altri commenti non richiesti sul corpo di qualcun altro, può sentirsi libero di scriverli con inchiostro permanente sulla propria fronte“. Hollywood – ma non solo – è notoriamente un luogo di giudizio, dove la magrezza fa da discriminante, suscitando, talvolta, veri e propri attacchi di body shaming nei confronti di chi non rientra in determinati canoni. Per questo il messaggio che Lynskey vuole mandare è importantissimo: accettarsi così come si è senza curarsi troppo dei diktat (errati) imposti dalla società odierna.

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