Intervenuta a un evento a margine dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, Meryl Streep ha pronunciato un toccante discorso in favore delle donne afgane, private di quasi tutti i loro diritti dopo la nuova ascesa dei Talebani al potere.

L’attrice pluri premio Oscar ha ricordato la grande avanguardia della società afgana, che ha concesso il diritto di voto alle proprie donne ben prima di quanto abbiano fatto altri Stati in Europa e persino gli stessi USA (nel 1919, per la precisione), aggiungendo anche come l’Afghanistan fosse un fiorente esempio di integrazione femminile, con donne che erano giudici, avvocate, dottoresse, fino a quando, dice, “il mondo si è capovolto” e oggi “un gatto femmina ha più libertà di una donna”.

Una gatta può andare a sedersi sul portico e sentire il sole sul viso – ha detto Streep – potrebbe inseguire uno scoiattolo nel parco. Uno scoiattolo, oggi, ha più diritti di una ragazza in Afghanistan, perché i parchi pubblici sono stati chiusi a donne e ragazze.

Un uccellino può cantare a Kabul, ma una ragazza non può, una donna non può.

Meryl Streep ha aggiunto che questa è una “soppressione della legge naturale”, e che, con i loro 100 editti emanati da quando hanno ripreso il potere, nell’agosto del 2021, volti a negare la libertà di espressione e di movimento alle donne, i Talebani abbiano di fatto incarcerato metà della popolazione.

Il riferimento di Streep è, in particolare, a una delle ultimi leggi emanate dal regime, che ha vietato alle donne di far sentire la propria voce in pubblico, essendo questa considerata una cosa intima e privata.

“Io credo che la comunità internazionale, se si unisse, potrebbe influenzare il cambiamento in Afghanistan e fermare il lento soffocamento di metà popolazione che è incarcerata”. Streep ha quindi annunciato la visione di un breve documentario dal titolo Il bordo tagliente della pace, diretto da Roya Sadat, che racconta di quattro donne che si sono sedute al tavolo con i Talebani durante le discussioni di pace del 2020.

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