La storia di Rosa Isela sta scatenando indignazione in Messico e non solo. La giovane è infatti stata uccisa a solo 20 anni da parte di una coppia che l’aveva adescata su Facebook prendendo come scusa quella di volerle fare arrivare dei regali per la sua bambina (era incinta), mentre in realtà volevano solamente impossessarsi del nascituro.

La famiglia della ragazza ha presentato una denuncia di scomparsa il 30 novembre 2022, preoccupati per non averla vista rientrare in casa, tre giorni dopo, il 3 dicembre, è stato invece ritrovato il suo corpo ormai senza vita, come confermato dalla polizia locale.

Sulla base della prima ricostruzione dei fatti, i due avevano architettato ogni dettaglio in modo tale da agire tempestivamente non appena si sono trovati Rosa Isela davanti. La donna avrebbe provveduto a legare a una sedia Rosa e a imbavagliarla, in modo tale da poter poi procedere con l’estrazione del feto. A quel punto entrambi hanno deciso di abbandonare il cadavere in un campo di una fattoria del municipio di Medellin de Bravo.

I due responsabili sono già stati arrestati, con l’accusa di sequestro e omicidio: secondo quanto fanno sapere le forze dell’ordine, sono stati identificati come Gonzalo ‘NN’ e Veronica ‘NN’. Al momento del fermo erano con un “neonato vivo, che è stato soccorso e sta già ricevendo le cure delle autorità competenti”.

La coppia ha anche provato a giustificarsi, sottolineando che all’origine del folle gesto c’era la volontà di avere un figlio, cosa che a loro non era riuscita in modo naturale. Entrambi avevano in mente il piano da tempo, non a caso Veronica aveva anche finto di essere incinta per rendere credibile la situazione.

“L’ha pianificato per otto mesi quando ha iniziato a fingere la gravidanza – sono state le parole del Governatore di Veracruz, Cuitláhuac García -. Con molta astuzia, che ora sarà aggravante, a causa di ciò che ha commesso, ha ingannato tutta la sua famiglia”. Ora rischiano l’ergastolo.

La bambina, secondo quanto trapela, ora è in ospedale e sarà poi affidata al padre.

Non si tratta, però, nonostante l’indignazione, di un fenomeno del tutto nuovo in Messico. Nel 2018 era stata uccisa a 22 anni Judith, a pochi giorni dal parto con una ferita da taglio cesareo; una volta intervenute, le autorità avevano recuperato il suo bambino. Esmeralda, invece, aveva perso la vita a 18 anni in una maniera simile, ma non si è mai saputo che fine avesse fatto il suo bambino.

 

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!