"Mia sorella ha due madri. L'Italia è razzista con i gay": le parole di Giovanna Mezzogiorno

L'attrice parla per la prima volta del grande rapporto che ha con la sorella, che il padre ha avuto da una donna bisessuale: a suo dire ci sono ancora tanti pregiudizi da abbattere nel nostro Paese.

Giovanna Mezzogiorno non ha mai amato particolarmente parlare della sua vita privata, ma ha voluto fare un’eccezione svelando alcuni lati meno noti di sé in un’intervista al Corriere della Sera, in cui ha spaziato su diversi temi, dal suo rapporto con la sorella Marina, a cui è legatissima, a come si trovi a Torino, dove ora sembra avere trovato la stabilità (ha vissuto in passato anche a Parigi).

L’attrice ha sempre cercato di tutelare i suoi affetti più cari e Marina rientra certamente tra questi, nonostante si sappia davvero poco di lei: “Ho una sorella, Marina, di 15 anni più giovane. Ora vive anche lei in Italia ed è la mia migliore amica. Ci vediamo spesso, conosce i miei bambini. È figlia di una donna americana che ebbe una relazione con mio padre negli Usa a fine anni ’80. Andava e veniva dall’Italia già da piccola, la portava la nonna a trovare suo papà Vittorio. Bene, la mamma di mia sorella è bisessuale, si chiama Donna. Poco dopo la sua nascita ha vissuto in coppia per tantissimi anni con Jane, che io ho conosciuto. Dunque mia sorella è stata educata e formata da una coppia gay. Marina è nata a Los Angeles, poi Donna e Jane si sono spostate a Seattle e lì lei è cresciuta in una famiglia perfettamente armonica, senza nessuna mancanza, con un’educazione rigorosa”

L’esperienza vissuta l’ha portata però ad avere un’idea piuttosto particolare del nostro Paese dove, a suo dire, ci sono tanti aspetti positivi, ma anche diversi pregiudizi da abbattere: “La gente è empatica, è un Paese in cui ancora gentilezza ed educazione hanno un valore. C’è tanto volontariato, persone che si sbattono per gli altri. E molta voglia di tenere viva la nostra cultura, uno zoccolo duro non demorde. Nella maggioranza della popolazione siamo un Paese chiuso, sì. Conservatore e… la dico la parola? Purtroppo va detta: un pochino razzista. nell’atteggiamento verso l’omosessualità, verso chi la pensa diversamente, verso chi è lontano dalla cultura tradizionale cattolica”. 

Questo non significa ovviamente rinnegare le proprie origini: “Fierissima di essere italiana, ma non radicata da nessuna parte – sono le sue parole – Sono una persona che ovunque va sta bene. Una cosa che ti dà immense possibilità. Non sono una che parte da un posto piangendo perché sa che non potrà più stare lì. Da quando avevo 8 anni e mezzo questa cosa non mi appartiene. E mi auguro che i miei ragazzi crescano così: importante è il mondo, le persone diverse da noi. Sì, onestamente, per quello che vedo attorno, in questo senso penso di essere poco italiana. Sono una sradicata”. 

Ora Giovanna Mezzogiorno si trova bene nel capoluogo piemontese, dove stanno crescendo i suoi figli, i gemelli Leone e Zeno, nati il 26 agosto 2011 dalla relazione con Alessio Fugolo, che lei ama gestire in prima persona, in accordo con il papà: “Mai avuto una babysitter fissa: un po’ estrema come cosa. Ma non c’è stato nessun ideologismo isterico in questo: semplicemente c’eravamo noi e potevamo occuparcene noi”.

E questa non è l’unica scelta controcorrente fatta dalla 48enne, che ha per ora voluto tenere lontani i bambini dalla tecnologia, cosa che accade raramente tra i loro coetanei: “Il cellulare lo avranno quando cominceranno a uscire da soli, l’arnese infernale. Per ora non lo fanno, quindi io e il loro papà non vediamo un motivo al mondo per cui dovrebbero averlo. Non lo chiedono” – ha concluso.

 

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