Mihaela Kleics, uccisa con 30 coltellate. Aveva denunciato il suo assassino

Uccisa con 30 coltellate nella sua casa. Così è morta Mihaela Kleics. Il compagno, unico indiziato per la sua morte, è piantonato dagli agenti in ospedale dopo essersi inferto diverse ferite, in stato di fermo con l'accusa di omicidio volontario.

30 coltellate in varie parti del corpo; così è stata ritrovata Mihaela Kleics, cinquantenne rumena assassinata nella sua casa in via della Musica, a Quartu Sant’Elena, nel cagliaritano.

30 coltellate che secondo gli inquirenti sarebbero state inferte da Sandro Sarais, compagno di Kleics che, dopo il delitto, è stato rintracciato dai carabinieri nelle campagne di Solanas, con ferite, probabilmente autoinferte, ai polsi e alla gola.

Trasferito all’ospedale Brotzu, l’uomo è piantonato dagli agenti, in stato di fermo con l’accusa di omicidio volontario e in attesa di poter essere interrogato. Al momento risulta l’unico indagato per la morte di Mihaela Kleics, che da circa un anno si era trasferita nell’appartamento, raggiunta qualche mese dopo da lui.

Siamo, secondo molti, di fronte all’ennesimo “femminicidio annunciato”: la scorsa estate, infatti, Kleics aveva denunciato Sarais per maltrattamenti, tentando in un secondo tempo di ritirare la denuncia, vanamente, visto che in questi casi si procede d’ufficio. La settantaquattresima vittima di femminicidio dall’inizio dell’anno è l’ennesima dimostrazione, casomai ce ne fosse ancora bisogno, che ci troviamo di fronte a un vero e proprio cancro sociale endemico, che le istituzioni non riescono a estirpare né, evidentemente, ad arginare.

A far scattare l’allarme per la sorte di Mihalea Kleics la sorella della donna, che vive in Romania, che non era riuscita a mettersi in contatto con lei e ha chiamato i carabinieri in Italia per verificare che fosse tutto a posto. Da lì l’irruzione nell’abitazione di via della Musica e la scoperta del corpo della cinquantenne, sul letto in camera. Oggi l’autopsia confermerà le cause della morte.

Ancora una volta dobbiamo piangere una vittima innocente uccisa da una mano assassina – sono le parole di Michele Pais, Consigliere regionale – l’omicidio di Quartu rievoca le morti di Quartucciu e le violenze gravi di Sennori, Tortolì e Cagliari. Una spirale di orrore che non si attenua: oggi è un altro giorno triste per l’Isola.

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