Milano, Parma, Bologna, Brescia e le città in cui non si possono aprire le finestre per lo smog

Il 19 febbraio 2024 Milano si è piazzata al secondo posto della classifica delle città più inquinate al mondo secondo la società svizzera IQAir, dietro solo a Chengdu. Nella top ten italiana si trova invece al primo posto, seguita da Parma e Bologna.

Nuovo record per Milano, che il 19 febbraio 2024 è risultata essere la città più inquinata d’Italia e la seconda al mondo dopo Chengdu, in Cina. In base alla classifica stilata dalla società svizzera IQAir, la metropoli meneghina risulta in cima alle classifiche per la quantità di smog presente nell’aria già da diverse settimane, con una valutazione che il sito classifica come “non salutare”.

L’inquinante principale della città di Milano, secondo i rilevamenti del sito, è il PM2.5, che è presente al momento in una quantità di quasi 23 volte superiore al valore guida indicato dall’OMS.

Leggermente meglio, ma ancora in fascia rossa, altre città della Pianura Padana, tra le quali Parma, Bologna, Pavia, e Brescia. Del resto, già da diverso tempo il nostro Paese registra un’allerta smog in diversi centri italiani: secondo un report di Legambiente del 2023, ben 29 città italiane su 95 avevano registrato livelli di polveri sottili più alti del consentito.

Ma vediamo insieme la classifica italiana e quella mondiale delle città più inquinate, aggiornate alle 14:30 di lunedì, 19 febbraio 2024:

La classifica italiana

  1. Milano, Lombardia
  2. Parma, Emilia-Romagna
  3. Bologna, Emilia-Romagna
  4. Pavia, Lombardia
  5. Piacenza, Emilia-Romagna
  6. Brescia, Lombardia
  7. Vicenza, Veneto
  8. Forlì, Emilia-Romagna
  9. Ravenna, Emilia-Romagna
  10. Bolzano, Trentino-Alto Adige

La classifica mondiale

  1. Chengdu, Cina
  2. Milano, Italia
  3. Dacca, Bangladesh
  4. Calcutta, India
  5. Hangzhou, Cina
  6. Kathmandu, Nepal
  7. Delhi, India
  8. Teheran, Iran
  9. Lahore, Pakistan
  10. Wuhan, Cina

Diverse le cause dell’inquinamento concentrato nella Pianura Padana: innanzitutto, la conformazione geografica della zona, che provoca una scarsa circolazione d’aria, poi l’alta densità di popolazione, che comporta un grande uso di veicoli e di sistemi di riscaldamento, e ultimo, ma non per importanza, la presenza di allevamenti intensivi.

Nella formula utilizzata da IQAir per stilare la classifica sono inclusi sei parametri: PM2.5, PM10, monossido di carbonio, diossido di zolfo, diossido di azoto e ozono troposferico, ma i risultati non sono molto diversi anche facendo riferimento ad altri siti, tra i quali Copernicus o Arpa Lombardia.

Tra le raccomandazioni della socità svizzera, evitare l’esercizio all’aperto, tenere chiuse le finestre, indossare una mascherina e avviare un purificatore d’aria.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!