Il Ministero aveva negato i fondi al film "C'è ancora domani" di Cortellesi: "Non di straordinaria qualità"

Il film campione di incassi C'è ancora domani di Paola Cortellesi è stato definito "non di qualità" dal Ministero, che aveva negato i fondi per la produzione.

C’è ancora domani di Paola Cortellesi, che in questo film ha indossato non solo le vesti di attrice, ma anche di regista e sceneggiatrice, ha fatto la storia arrivando al terzo posto degli incassi del 2023, dopo Barbie e Oppenheimer, superando i 20 milioni di incassi.

Il film di Paola Cortellesi, nelle sale italiane dal 26 ottobre, è quindi 22esimo nella classifica dei maggiori incassi di tutti i tempi per i film italiani, ma nonostante l’importanza delle tematiche affrontate nella pellicola e il valore artistico di questa il Ministero della Cultura aveva negato i fondi all’opera definendola “non di straordinaria qualità” e di scarso valore.

A denunciare il fatto sui social è stato Alberto Pasquale, presidente di Umbria Film Commission, che ha spiegato come il progetto si sia classificato al 51esimo posto, l’ultimo, dei film richiedenti i fondi ministeriali in quanto definito dai tecnici della cultura un’opera “non giudicata di straordinaria qualità artistica in relazione a temi culturali, a fatti storici, eventi, luoghi o personaggi che caratterizzano l’identità nazionale”. La decisione è stata presa il 6 ottobre 2022 dai tecnici della Cultura, quando al tempo il ministero era guidato da Dario Franceschini.

C’è ancora domani, infatti, faceva parte di una sottocategoria speciale tra i 51 film in gara per ottenere i fondi del Ministero. Le opere a cui il Ministero poteva dare i fondi erano 3 e sono stati scelti Rapito di Marco Bellocchio, Comandante di Edoardo De Angelis e Confidenza, non ancora uscito e basato sul romanzo di Domenico Starnone, come riporta Repubblica.

Quello di Cortellesi, invece, è finito all’ultimo posto. “Si può imputare al ministero della Cultura quanto meno poca chiarezza nella comunicazione, non c’è nessun distinguo, nessuna postilla da cui la differenza possa essere dedotta”, ha detto Pasquale, sollevando sul web radicali dubbi sulla capacità di valutazione delle commissioni ministeriali chiamate a erogare i contributi alle opere.

Il Ministero ha replicato sottolineando che Wildside, produttori di C’è ancora domani, non ha avuto da ridire sulla decisione dei tecnici della cultura e che il film ha comunque ottenuto, grazie al tax credit, un ritorno economico di 3.050.000 di euro. Le commissioni “assegnano in tutto una trentina di milioni, contro i 380 del tax credit. Le nostre sono briciole”, ha detto il Ministero.

C’è ancora domani di Paola Cortellesi ha avuto un forte impatto sul pubblico italiano per la sua rappresentazione della violenza domestica, ed è diventato un simbolo della lotta femminista contro la violenza di genere.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!