Mondiali di Russia, le donne iraniane per la prima volta allo stadio
"Se tutto va bene, questo potrebbe essere il preludio per l'abolizione generale del divieto per le donne negli stadi" ha commentato l'avvocato riformista Tayebeh Siavoshi.
"Se tutto va bene, questo potrebbe essere il preludio per l'abolizione generale del divieto per le donne negli stadi" ha commentato l'avvocato riformista Tayebeh Siavoshi.
È una giornata importante per l’Iran visto che le donne per la prima volta hanno potuto mettere piede allo stadio Azadi di Teheran per assistere dai maxi schermi alla partita dei Mondiali di Russia 2018. Un match calcistico che vedeva sfidarsi la nazionale iraniana contro la Spagna e che è finita con una sconfitta. Per la prima volta dal 1979 le donne, a cui non era consentito assistere a un match in luogo pubblico, hanno avuto la loro rivincita. Nonostante la sconfitta è stata senza dubbio una giornata da incorniciare al punto che sugli spalti la festa c’è stata lo stesso e l’account ufficiale della nazionale iraniana ha twittato la foto delle donne allo stadio.
ورزشگاه آزادی، هماکنون! pic.twitter.com/02j1CiBPVq
Questo provvedimento, che ha permesso alle donne di andare allo stadio per seguire la partita Iran-Spagna del secondo match del girone B, è solo temporaneo, ovvero limitato a questo tipo di evento ma, stando così le cose e alla luce dei commenti tutti positivi, è possibile che qualcosa stia cominciando a cambiare. Una svolta epocale, un cambiamento culturale è in corso. “Se tutto va bene, questo potrebbe essere il preludio per l’abolizione generale del divieto per le donne negli stadi” ha commentato l’avvocato riformista, Tayebeh Siavoshi, all’agenzia locale Isna.
Anche in Arabia Saudita, come vi abbiamo raccontato, da gennaio le donne possono andare allo stadio ad assistere alle partite di calcio. Una novità che arriva dopo la proposta fatta dall’erede al trono Mohammad Bin Salman, figlio di Re Salman, per stare al passo coi tempi e per consentire alle donne di poter seguire, così come gli uomini, la loro squadra del cuore. Peccato, però, che potranno accedere solo a tre strutture: lo stadio internazionale di Re Fahd a Riad, lo stadio di Re Abdullah a Gedda e lo stadio dedicato al principe Mohammad Bin Fahd a Dammam.
Giornalista e Videoreporter, nato e cresciuto a Catania. Attratto dal mondo del giornalismo fin dalla nascita, ha trasformato la sua più grande passione in un lavoro: racconta storie senza filtri, senza pregiudizi. Da buon sicilian...
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