La pittrice Margaret Keane è morta a 94 anni per un’insufficienza cardiaca: la donna si è spenta nella mattinata di domenica 26 giugno nella sua casa di Napa, California, come condiviso sulla sua pagina Facebook ufficiale.

Margaret Keane, nata Peggy Doris Hawkins, è stata coinvolta in una battaglia legale sui diritti delle sue opere, caratterizzate da soggetti con grandi occhi tristi, dopo che il marito si era appropriato dei meriti, una storia raccontata da Tim Burton nel celebre film Big Eyes del 2014, con Amy Adams e Christoph Waltz. Keane, nel 2014, ha definito la visione del film “un’esperienza traumatica“, come riporta il Guardian.

Keane ha studiato design a New York prima di trovare lavoro dipingendo culle per bambini negli anni ’50.

Poi l’incontro con Walter Keane nel 1955: quando il marito scoprì i suoi meravigliosi e caratteristici dipinti vide subito il potenziale di quel tipo di arte e iniziò a venderli ai comedy club, prendendosene il merito.

La pittrice dapprima accettò la cosa, facendosi convincere dal marito che prendersi i meriti della sua arte e venderli in quanto uomo era una soluzione più realistica: nel 2014, Keane ha confidato al Guardian che quella situazione “la stava distruggendo“.

Durante gli anni ’60 i dipinti di Keane erano ovunque: il loro successo era arrivato all’apice, tanto che star come Dean Martin e Joan Crawford acquistavano alcuni dipinti originali. Andy Warhol, all’epoca, disse alla stampa: “Penso che quello che ha fatto Keane sia semplicemente fantastico“.

La coppia divorziò negli anni ’70 e poco dopo Margaret Keane rivelò di essere la vera autrice dei dipinti “dei grandi occhi”. Nel 1986 fece causa a Walter Keane e a USA Today per aver affermato più volte che il vero pittore delle opere era lui.

La pittrice vinse la causa in tribunale, ma non ricevette mai i 4 milioni di dollari di risarcimento perché Walter Keane era in bancarotta.

Il co-sceneggiatore del film Big Eyes, Larry Karaszewski, le ha reso omaggio su Facebook: “Ci sono voluti dieci anni per portare Big Eyes sullo schermo. Ma la sua storia di sopravvivenza agli abusi era importante. Voleva che il mondo conoscesse la verità sulla sua vita e sulla sua arte“.

Nel 2018, l’Art Show di Los Angeles le ha conferito un premio alla carriera durante una retrospettiva del suo lavoro. L’artista ha descritto l’esperienza al Los Angeles Megazine come “una vera benedizione“.

 

 

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