È morta Marina Cicogna: è stata la prima produttrice cinematografica italiana

Solo pochi giorni prima di morire la donna, che è stata anche attrice e sceneggiatrice, ha detto al Corriere della Sera: "Sono più bella oggi, a 89 anni, di trent’anni fa, avendo una malattia grave”.

Il mondo del cinema piange la scomparsa di Marina Cicogna Mozzoni Volpi di Misurata, più conosciuta semplicemente con il nome di Marina Cicogna, morta a 89 anni a Roma, nella sua casa vicino a via Veneto nella giornata di sabato 4 novembre 2023. Ad assisterla è stata Benedetta Gardona, sua compagna da oltre trent’anni, che lei aveva adottato. Suo nonno era il conte Giuseppe Volpi, presidente della Biennale di Venezia e fondatore della Mostra del Cinema, nel 1932, dal quale prende il nome la Coppa Volpi.

La donna, che era laureata in Arti al Sarah Lawrence College di New York dopo la maturità classica, era nota per essere la prima donna produttrice cinematografica in Europa. La sua passione per il cinema è nata sin da ragazza: a Euro International Films, acquistata dalla famiglia, le aveva affidato il compito di scegliere i film da distribuire in Italia.  Nel corso della sua lunghissima carriera, ha avuto modo di produrre alcuni tra i più importanti film italiani del cinema d’autore. Tra questi possiamo ricordare Teorema di Pier Paolo Pasolini, Metti una sera a cena di Giuseppe Patroni Griffi, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto di Elio Petri, pellicola che è passata alla storia per avere conquistato il Premio Oscar nel 1971 per il miglior film straniero. Lei non aveva voluto però ritirare personalmente la statuetta perché non ha mai nascosto di avere una grande paura dell’aereo.

A questi film se ne aggiungono altri, del calibro di Django e C’era una volta il West. Importante è stata poi la collaborazione avviata con Lina Wertmuller, per le sue opere Mimì metallurgico ferito nell’onore, e Film d’amore e d’anarchia, giusto per fare solo alcuni esempi.

Degna di nota è stata la menzione fatta dal New York Times, che la descrive come “la prima grande produttrice cinematografica italiana e una delle donne più potenti del cinema europeo.”.

Marina Cicogna non ha mai nascosto di avere amato nel corso della sua vita uomini e donne, come ha raccontato nella sua biografia, dal titolo Ancora spero, uscita nel 2023. Nel corso di quest’anno ha inoltre ricevuto il Premio alla carriera nel corso della 68esima edizione dei David di Donatello. Davvero lunghissima è stata la relazione, durata vent’anni, con Florinda Bolkan, conosciuta nel 1968, con cui aveva iniziato anche un sodalizio artistico, ma non è stato meno importante l’amore con Alain Delon.

Marina Cicogna era malata da tempo, come ha rivelato al Corriere della Sera pochi giorni prima di morire: “Mi trovo con tanta gente che mi dice che sono più bella oggi, a 89 anni, di trent’anni fa, avendo una malattia grave. Anch’io quando mi guardo allo specchio mi dico: ‘È vero’, ed è una cosa bizzarra. È miracoloso tutto questo. La vita è fatta anche di miracoli. Ma sai, quando ti dicono: ‘Signora lei ha un cancro’, Cosa fai, lo metti da parte? È una cosa violenta, inattesa, improbabile. Un medico in Svizzera mi ha dato la notizia e la mia vita è diventata un’altra. L a morte è un argomento che devi inquadrare, ci pensi tutto il tempo e ti chiedi come affrontarla. Non ho una risposta”.

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