Il giovane artista è stato ritrovato senza vita nel suo appartamento di Seul. Non sono ancora state ufficializzate le cause della morte, ma il suicidio sembra essere l'ipotesi più probabile.
Il mondo della musica piange la scomparsa di Moonbin, cantante 25enne membro della boyband Astro e del suo sottogruppo Moonbin & Sanha. Il giovane è stato trovato senza vita la sera del 19 aprile 2023 nel suo appartamento nell’esclusivo quartiere Gangnam di Seul.
A dare l’annuncio è stata la sua etichetta musicale Fantagio, attraverso un post pubblicato sul profilo Twitter in coreano: “19 aprile, il membro degli Astro ha lasciato inaspettatamente il nostro mondo ed è diventato una stella nel cielo“. Nello stesso messaggio si chiede inoltre di “astenersi da segnalazioni speculative e dannose” per consentire alla famiglia di rendere omaggio al giovane in privato.
— 판타지오뮤직 (@fantagiomusic_) April 19, 2023
Non sono note fino a questo momento le cause della morte, che potranno essere chiarite nei prossimi giorni attraverso l’autopsia, già predisposta dalla polizia. Non viene esclusa nemmeno l’ipotesi del suicidio.
Il cantante si era unito agli Astro nel 2016. Inizialmente la band era composta da sei elementi, ma uno di loro ha deciso di lasciare nel febbraio del 2023. Anche la sorella di Moonbin, Moon Sua, è una cantante K-pop e fa parte dei Billie, formazione artistica composta solo da donne.
La morte del ragazzo non può che fare riflettere, alla luce delle diverse star coreane che si sono tolte la vita negli ultimi anni, esauste per le pressioni che erano chiamate a dover sostenere. Nel 2015 è morta la cantante Ahn So-jin, che soffriva da tempo di depressione ed è arrivata a buttarsi dal decimo piano di un edificio. Nel 2017, invece, è stato trovato sul pavimento di un appartamento a Gangnam Kim Jong-hyun, cantante della band Shinee. Due anni dopo Goo Hara si è scattata un selfie a letto la sera del 23 novembre 2019, con cui salutava i suoi fan, per poi essere trovata senza vita in casa con un biglietto d’addio.
In Corea del Sud i suicidi vengono considerati spesso “sospetti” a causa delle lamentele che molti giovani artisti manifestano nei confronti delle loro case discografiche, che pretendono sempre di più da loro, al punto tale da rendere la competizione sempre più forte. Ed è proprio la Corea del Nord uno dei Paesi in cui si registra il maggior numero di persone che si tolgono la vita entro i 40 anni.
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