"Allora non sarà morto invano": la lettera di Luca Valdiserri agli amici del figlio Francesco
Luca Valdiserri ha scritto sul Corriere della Sera una lettera agli amici del figlio, investito da un'auto. Il ragazzo non aveva ancora compiuto 19 anni.
Luca Valdiserri ha scritto sul Corriere della Sera una lettera agli amici del figlio, investito da un'auto. Il ragazzo non aveva ancora compiuto 19 anni.
Luca Valdisseri, giornalista del Corriere della Sera, ha scritto una lettera sul giornale indirizzata agli amici del figlio Francesco Valdiserri e a tutte le persone che hanno aiutato lui e sua moglie, Paola Di Caro, anche lei giornalista del Corriere, in questo momento tragico.
“A voi, amici di Fra, dico solo due cose: non perdete mai questa forza e, se bevete un bicchiere di troppo, non guidate“, scrive Valdisseri. “Se anche uno solo tra i ragazzi che ci leggono non si metterà alla guida dopo aver bevuto, allora il nostro dolore sarà un po’ meno inutile. Se chi di dovere metterà in atto le misure possibili per evitare altre tragedie come la sua, allora Fra non sarà morto invano“.
Il figlio di Valdiserri, Francesco Valdiserri, non aveva ancora compiuto 19 anni quando è stato investito e ucciso da un’auto a Roma il 20 ottobre 2022: alla guida della Suzuki Swift c’era una ragazza di 23 anni che aveva nel sangue un tasso alcolemico tre volte più alto del consentito. La ragazza è stata arrestata, secondo la stampa, nel giorno del funerale di Francesco Valdiserri, a cui hanno partecipato anche la premier Giorgia Meloni e il leader del Pd Enrico Letta.
Il giornalista ha lodato il carattere combattivo e tenace del suo ragazzo, che “difendeva le sue idee con totale convinzione, con la tenacia che è solo dei ragazzi“.
La madre, Paola Di Caro, ha ricordato la felicità del figlio nel suo discorso in chiesa per il funerale: “Gli amici di Francesco hanno riempito la nostra casa di gioia… vi chiedo di non lasciarvi andare ai momenti di disperazione, fate di tutto per essere felici se lo volete ricordare. C’è tanto tempo per essere felici e non va sprecato“, ha detto la donna, come riportano i media, un concetto che anche il padre ha sottolineato nella sua lettera sul Corriere.
Il mio 18enne meraviglioso non c’è più. Il mio bambino che aveva a cominciato a correre nella vita. Un’auto nella notte lo ha investito e non tornerà. Nulla più tornerà. Nulla ha più senso. Nulla.
— Paola Di Caro (@PaolaDiCaro) October 20, 2022
Valdiserri ha ringraziato nella lettera tutti quelli che sono stati vicini a lui e sua moglie la notte dell’incidente, comprese le istituzioni, che hanno fatto “tutto il possibile” per salvare la vita di suo figlio. “I dirigenti di Tor Vergata che ci hanno permesso di dargli l’ultimo saluto in una sistemazione rispettosa del dolore, chi gli ha concesso un posto dove riposare che lui, per gli strani giri della vita, aveva nel suo cuore di piccolo poeta/cantante dark“, ha scritto Valdiserri.
Infine, il giornalista ha detto agli amici di Francesco Valdiserri di “cercarlo nella musica, nell’aria, dentro di voi nel ricordo che vi ha lasciato“.
La conclusione della lettera è una promessa, una speranza: “Insieme vogliamo tenere vivo il ricordo di Fra. Busserò a tante porte, so che molte sono già aperte e mi aspettano. Ci aspettano… Francesco non era un cantante, era il pezzo di una band, gli Origami Smiles. Da soli siamo perduti, insieme forse possiamo farcela“.
La ragazza che ha investito Francesco Valdiserri sul marciapiede all’altezza di via Giustiniano Imperatore, che andava a oltre 70 chilometri orari su via Cristoforo Colombo (il limite su quella strada è di 30 chilometri all’ora), è adesso agli arresti domiciliari e rischia fino a 15 anni di carcere.
Vegetariana, amante dei libri, dello sport e di qualsiasi cosa sia vecchio di 500 anni o più.
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