Mount Holyoke, la storia del primo istituto tutto al femminile nato in America

L'8 novembre 1837 veniva fondato negli Stati Uniti un college dedicato esclusivamente all'istruzione delle donne. Da sempre in prima linea per diritti civili e uguaglianza, la scuola ha aperto le porte, nel 2014, anche a studenti transgender.

L’8 novembre 1837 nasceva negli Stati Uniti il primo istituto dedicato esclusivamente all’istruzione femminile: il Mount Holyhoke. Una vera e propria rivoluzione, per l’epoca, che l’istituto ha mantenuto e portato avanti fino ad oggi. Del resto, l’istruzione nel Diciannovesimo secolo era appannaggio di pochi. Generalmente soltanto i figli delle classi privilegiate concludevano gli studi superiori per poi iscriversi all’università. Il fenomeno era omogeneo in tutto il mondo e gli Stati Uniti non facevano eccezione.

Le discriminazioni in tema di scolarizzazione, però, non erano solo di censo, ma anche di genere. Infatti, alle donne, anche se appartenenti alle classi privilegiate, era precluso il diritto alla formazione ed erano destinate a un’esistenza vissuta all’ombra degli uomini. ‘Sette Sorelle’, però, iniziarono a scardinare questo assetto discriminatorio. Sette college dove l’iscrizione era consentita unicamente alle ragazze e che garantivano una qualità nell’insegnamento equiparabile a quella di cui potevano beneficiare i loro più fortunati colleghi maschi.

Il primo istituto femminile in America fu proprio il Mount Holyhoke, fondato l’8 novembre del 1837 da Mary Lyon a South Hadley nello Stato del Massachussets. Nel tempo è stato frequentato da donne che si sono poi distinte in diversi campi e discipline: da membri del Congresso a manager di importanti aziende, fino a campionesse dello sport e importanti giornaliste, tra cui una vincitrice del prestigioso Premio Pulitzer.

Nel 2014 il Mount Holyoke, da sempre in prima linea nelle battaglie per i diritti civili e per l’uguaglianza nella società, ha aperto le porte anche a studenti transgender. Nel 2018, nel campus, sono nati veri e propri gruppi a sostegno del movimento #MeToo, appoggiati da insegnati e personale del college, con dibattiti e manifestazioni in loco. Attualmente gli iscritti nel college sono più di duemila e vivono quasi tutti negli alloggi del campus che si estende per oltre tre chilometri quadrati.

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