Nadia Toffa, a Trieste un quadro le rende omaggio a tre anni dalla morte

La giornalista è rimasta nel cuore della città, dove aveva realizzato spesso servizi dedicati alla Ferriera, l'impianto siderurgico cittadino ormai chiuso e contestato dai residenti per le problematiche ambientali

Trieste ha deciso di celebrare a Nadia Toffa a tre anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 13 agosro 2019 a soli quarant’anni a causa di un cancro. In città è stato così allestito un murale che ritrae la conduttrice e giornalista di Italia 1 come tutti la ricordano: sorridente e solare. Il quadro è stato posizionato su un pannello decorato, applicato su una bacheca nel centro del rione Servola.

Non è un caso che l’omaggio sia avvenuto proprio nella città friulana. Qui, infatti, lei aveva realizzato diversi servizi per la trasmissione, in modo particolare quelli dedicati alla Ferriera, l’impianto siderurgico cittadino ormai chiuso e contestato dai residenti per le problematiche ambientali connesse al sito.

Sempre nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia, Toffa aveva avuto un malore che aveva subito preoccupato chi era presente. La donna era stata così ricoverata all’ospedale di Cattinara per accertamenti e successivamente al San Raffaele di Milano, grazie all’interessamento di Silvio Berlusconi. Questo l’aveva spinta a stare lontana dal lavoro per un paio di mesi, per poi raccontare al suo ritorno in Tv del tumore che le era stato diagnosticato.

A Servola a inizio 2022 era stato inoltre inaugurato il murale dal titolo Look Up, realizzato dall’artista triestino Gabriele Bonato, in cui ha un ruolo predominante la Ferriera, che spicca sul bacino della città con i suoi mastodontici impianti, gli altoforni e le ciminiere, a conferma di quanto le industrie abbiano da tempo un ruolo importante per la città, oltre che per la popolazione e la sua economia. Qui era stato inoltre rappresentato un braccio meccanico, simile a un fiore di acciaio, che prosegue verso l’alto, dove si posiziona un volatile, che è appunto Nadia.

Il suo impegno nel far venire alla luce vicende poco chiare del nostro Paese l’aveva poi portata a ottenere la cittadinanza onoraria di Taranto, dove aveva seguito da vicino la vicenda dell’Ilva e le conseguenze che questa aveva portato sulla salute di molti residenti. Uno dei libri di Nadia Toffa, Quando il gioco si fa duro, uscito nel 2014 e dedicato alla ludopatia, è stato inoltre premiato con il Premio internazionale Ischia di giornalismo nel 2015 e il Luchetta nel 2018

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