È stata morsa molteplici volte al collo, Natasha Johnston, la dogsitter di 28 anni, morta mentre portava a spasso un gruppo di cani. Gli animali l’hanno aggredita a Caterham, nel Surrey (una contea dell’Inghilterra sud-orientale), il 12 gennaio 2023. L’esame post mortem, come riporta il Telegraph, ha mostrato che la ragazza ha perso la vita per shock ed emorragia. Anche la sua vena giugulare sinistra è stata perforata: è quello che risulta dall’inchiesta aperta sulla sua morte.

Gli animali (in tutto si tratterebbe di otto cani) sono stati sequestrati dalla polizia, che ha identificato i proprietari, ma non ha avviato indagini penali contro qualcuno. Al momento si ipotizza che Natasha Johnston sia stata attaccata e sbranata dai cani, tra cui, stando ai media britannici, ci sarebbero un leonberger, due bassotti, un cockapoo e un collie.

A quanto appreso, mentre la ragazza stava cerando di respingere l’attacco degli animali, due persone a cavallo si sarebbero imbattute nella scena. Ma la dogsitter gli avrebbe urlato di “tornare indietro”, di stare lontani dalla situazione pericolosa. La gente del posto ha dichiarato che Johnson, nei giorni precedenti la sua morte, era “agitata e faticava a controllare” i cani che stava accudendo.

Gli animali saranno esposti a ulteriori esami forensi, come hanno riferito gli agenti, mentre l’inchiesta è stata aggiornata al 29 di giugno.

La tragedia ha suscitato preoccupazione nell’opinione pubblica sia perché nessuno dei cani coinvolti era di razza vietata, sia a causa dei regolamenti, considerati contradditori, sul numero di cani massimo che una persona può portare a spasso. Di solito, le raccomandazioni – che variano da luogo a luogo – suggeriscono una quantità che va da quattro a sei cani.

I proprietari di cani che uccidono le persone, rischiano di andare in carcere (fino a 14 anni) o incorrere in una multa salata. Anche nel caso in cui non si verificano morti, se l’animale ferisce qualcuno, chi lo possiede può essere incarcerato per cinque anni. La polizia del Surrey ha però ribadito che non saranno avviate procedure legali in seguito all’attacco della dogsitter.

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