L'attrice australiana ha confessato un periodo molto difficile della sua vita, che ha vissuto durante le riprese di The Hours, dove interpretava la scrittrice Virginia Woolf.
Nicole Kidman è senz’altro una delle migliori attrici degli ultimi trent’anni. E l’ultima fatica della diva australiana – oggi cinquantaquattrenne -, è il film Being the Ricardos che la vede recitare al fianco di Javier Bardem, e che possiamo ora apprezzare su Amazon Prime Video. L’attrice australiana, però, non ha attraversato soltanto momenti di gioia e successo nella sua vita. C‘è stata anche la parentesi buia della depressione. E Kidman ne ha recentemente parlato proprio in occasione di eventi legati alla promozione dell’ultimo film.
La salute mentale della cinquantaquattrenne fu messa a dura prova nel periodo successivo alla separazione da Tom Cruise, con cui aveva condiviso undici anni di vita prima che la relazione andasse in frantumi. Nicole Kidman ha ricordato che quando era impegnata nelle riprese di The Hours, pellicola che raccontava la vita di Virginia Woolf e per cui ha vinto il Premio Oscar, ha sofferto tantissimo immedesimandosi nei problemi del personaggio.
In un’intervista rilasciata a BBC Radio 4 nel programma This cultural life, la diva australiana ha rivelato: “La depressione non mi faceva sentire più il corpo come mio. È stato come se avessi lasciato davvero che Virginia prendesse il sopravvento, perché in quel momento ero una porta aperta. E il regista (Stephen Daldry, ndr.) è stato molto attento nei miei confronti perché sapeva tutto”.
L’immedesimarsi fino in fondo con i personaggi che interpreta, ha portato Nicole ad avere problemi anche in altre occasioni. Per esempio quando ha ricoperto il ruolo di donne vittime di abusi fisici e psicologici come in The Undoing e Being Little Lies, l’attrice ha raccontato di essersi “ammalata davvero. E questa è una delle conseguenze maggiori del lavoro d’attore. Per una settimana il mio sistema immunitario si è rifiutato di riconoscere la differenza tra la recitazione e la realtà”.
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