Omicidio Antonella Salamone e figli, arrestata anche la figlia superstite: il suo ruolo

La 17enne Miriam Barreca, secondo quanto riferito dal procuratore di Termini Imerese, avrebbe partecipato attivamente alle torture che hanno portato alla morte dei suoi familiari.

A distanza di giorni dalla strage avvenuta ad Altavilla Milicia (Palermo), gli inquirenti sembrano avere sempre più chiaro il quadro di cosa sia accaduto e di come si sia arrivati all’omicidio di Antonella Salamone e figli, Kevin ed Emanuel. Nella giornata di venerdì 16 febbraio 2024, infatti, è stata arrestata anche Miriam Barreca, l’unica figlia che era riuscita a sopravvivere all’azione del padre, Salvatore Barreca. Oltre all’uomo si trovano in carcere anche una coppia di amici, residenti a Palermo, Sabrina Fina e Massimo Carandente.

La ragazza, secondo quanto riferito dal procuratore Ambrogio Cartosio, avrebbe partecipato ai riti che hanno poi portato alla morte dei familiari, per questo su di lei pende l’accusa di concorso in omicidio.

La superstite, la figlia primogenita, ha partecipato alle torture dei riti di purificazione – sono le parole dell’uomo riportate da Leggo Ho trasmesso gli atti alla procura per i minorenni che ha competenza. È una terribile tragedia, quando ci siamo trovati lì è stato uno strazio. Vedere i corpi in quelle condizioni è stato un dramma. Non c’è alcun motivo di enfatizzare quanto è successo. Il padre è un soggetto che da anni vive un delirio mistico dominato da una fanatica religiosità. Che pesa molto sui figli”.

La 17enne si è presentata alla Procura per i minori il 14 febbraio, tre giorni dopo il ritrovamento dei cadaveri, quando già era stata affidata a una comunità protetta. La sua testimonianza si starebbe rivelando cruciale per consentire agli inquirenti di ricostruire con maggiore precisione quanto accaduto.

La figlia ha dato il suo contributo per conoscere la verità. Quello che posso dire è che non è una ragazza qualunque, non è di una comune intelligenza e di una comune sensibilità”  ha aggiunto Cartosio.

Miriam Barreca ha inoltre riferito della presenza da tempo dei “demoni” in casa , anzi sarebbe per questo che sarebbero accadute cose negative alla sua famiglia. Lei e il padre avevano quindi la necessità di scacciarli dalla madre e dal fratello 16enne, molto legato alla donna e quindi posseduto dalle stesse forze demoniache. Il gip ha già convalidato il provvedimento di fermo per la ragazza.

Sulla base di quanto riferito dal procuratore in conferenza stampa, “la partecipazione alle torture è stata totale”, fino ad arrivare poi all’omicidio di Antonella Salamone e figli.

Il rito collettivo – riprende il procuratore – era iniziato da un mese e coinvolgeva tutta la famiglia Barreca e la coppia di Palermo, che avrebbe partecipato al massacro. Erano tutti preda di un delirio mistico. Le vittime e gli assassini, lo stesso Barreca e i complici, avevano cominciato un mese fa una sorta di rito di purificazione dal demonio, poi sfociato negli omicidi”. Non è escluso che Kevin, il più grande tra i fratelli uccisi, possa avere partecipato attivamente al massacro prima di essere ucciso. I due complici erano riusciti a convincere Barreca e i due figli più grandi, Kevin e la sorella, che solo il dolore avrebbe liberato la casa e i loro corpi dalle presenze demoniache.

 

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!