Sono stati arrestati nella notte tra il 26 e il 27 luglio 2023 altri due presunti colpevoli dell’omicidio di Gelsomina Verde, detta Mina, morta a soli 22 anni durante una guerra di camorra. Luigi De Lucia e Pasquale Rinaldi, detto “O Vichingo”, sono stati accusati di aver partecipato all’uccisione della ragazza e ora si trovano in custodia cautelare.

Era il 2004 quando il clan Di Lauro e i cosiddetti “scissionisti” si scontravano a Scampia, quartiere a nord di Napoli. Mina Verde, che all’epoca lavorava come operaia, era totalmente estranea agli ambienti criminali, eccetto per un particolare: aveva una relazione sentimentale con Gennaro Notturno, detto “O Sarracino”, membro degli scissionisti.

La sera del 21 novembre di quell’anno la sua auto fu trovata carbonizzata, con dentro il suo corpo. Dopo essere stata tratta in inganno da Pietro Esposito, fu torturata e poi uccisa da un colpo di pistola, esploso da Ugo De Lucia. I due, esponenti del clan Di Lauro, furono poi condannati per il delitto.

Esposito era in seguito diventato collaboratore di giustizia e, beneficiando di uno sconto di pena, era stato il primo a fare i nomi di Luigi De Lucia e Pasquale Rinaldi. Ora, grazie a nuovi elementi in possesso della DDA di Napoli, è stato possibile arrestarli. Il primo si trovava già ai domiciliari a Massa Carrara per altri reati, mentre Rinaldi è stato rintracciato a Castelvolturno, in provincia di Caserta.

Mina fu la prima della lunga serie di vittime innocenti della faida di Scampia. La sua storia era stata raccontata da Roberto Saviano nel celebre romanzo-inchiesta Gomorra, da cui è stata tratta l’omonima serie tv.

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