Orrore al campo rom: cagnolina usata come pallone da calcio dai bambini.

Scoperta dal guardiano del campo, la cagnolina è stata salvata appena in tempo. Gli animalisti sono in rivoluzione per quella che sembra essere l’ennesima prova del brutale trattamento sugli animali da parte della comunità straniera.

Roma, Campo Rom di Castel Romano (Via Pontinia). Lunedì, ora di pranzo. In questa mattinata così tranquilla il guardiano del suddetto campo, inizia a sentire delle urla strazianti. Subito capisce che si tratta di urla di dolore da parte di un animale, e lascia il suo abitacolo per mettersi alla ricerca. Trova questa cagnolina di neanche un mese che piange di dolore, non muove le zampe posteriori e oramai non dà quasi più segni di vita. Lui la prende in braccio, cercando di rincuorarla. Ma non c’è gesto amorevole che possa mitigare il suo dolore. Il guardiano subito allerta i volontari addetti alla cura degli  animali nel campo rom. Arrivano appena in tempo per riuscire a salvare la cagnolina. Basta fare solo qualche domanda in giro nei dintorni del cassonetto dov’è stata ritrovata la povera bestiola, per scoprire il mistero. La cuccioletta è stata ridotta in quelle condizioni da un gruppo di infanti del campo. Quei bambini hanno adoperato la piccola bestia per giocare. Ma non per farle le carezze e tenerla in braccio premurosamente, e nemmeno per gettarle lontano un legnetto per farselo riportare indietro. Quella cagnolina loro l’hanno utilizzata come fosse un pallone, per passarsela calciandola l’uno verso l’altro solo per il puro scopo di divertirsi. Una pedata, un calcio e poi un altro  fin quando il “giocattolo” non si è rotto. La cucciola ha smesso di ruzzolare e di muoversi. La cucciola ha iniziato a strillare per il dolore provocato dalle lesioni che loro, i bambini, le hanno inferto. Allora non è rimasto che disfarsene. I bambini l’hanno scartata, buttata nel cassonetto dei rifiuti proprio come si fa con gli oggetti fatti a pezzi. D’altronde per loro quella cucciola non era altro che un palla ormai rotta. Loro, quella vita l’hanno gettata in un cestino dell’immondizia.

I volontari, comunque, prendendosene carico, hanno dato il via alla procedura per il recupero d’emergenza. La cagnolina è stata salvata, condotta verso il centro ASL più vicino e visitata da un veterinario. Inizialmente, l’ipotesi era che la piccola avesse riportato la frattura della spina dorsale e del bacino, ma i primi esami hanno rivelato un trauma cranico e paralisi degli arti inferiori. Ora dovrà essere sottoposta ad esami neurologici approfonditi per scoprire l’entità del danno celebrale riportato. Il dottore ha riferito  che con tutta probabilità riuscirà a riprendere l’uso delle zampe un poco alla volta.

fonte: leggo.it
fonte: leggo.it

Ora, oltre ad esser indignati più che mai gli animalisti, è stata sporta una querela alle autorità da parte dei volontari, poiché dicono che queste scene nello stesso campo, sono sempre più frequenti. La cucciolotta, ribattezzata Zoe è stata adottata da una famiglia romana, che ha affermato che se ne prenderà amorevole cura. Lo stesso non si può dire per le migliaia di cani dei campi rom che purtroppo non hanno un lieto fine. Per ogni animale scampato alla morte, ce ne sono molti altri per i quali non arriverà mai nessuno in aiuto. Eppure questo lo si sa da quasi sempre. Tutti sanno cosa accade nei campi rom, ma a non molti importa se non agli animalisti, che lottano quotidianamente per cambiare la situazione. Pertanto, benvenuti ai campi rom di sede Roma, la città eterna…mente indifferente alle scomparse che non fanno notizia: le morti silenziose dei cani bruciati vivi e di quelli ammazzati nei campi rom.

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