È stata sospesa almeno fino al 27 giugno 2023 dal Tribunale Amministrativo Regionale di Trento l’uccisione degli orsi Jj4 e Mj5. “La misura dell’abbattimento consegue all’affermazione della pericolosità dell’animale, ma tale affermazione non trova spiegazione nell’impugnato decreto, né nei due pareri dell’Ispra – si legge nella sentenza dei giudici -, visto che nel caso in esame non sono stati eseguiti seri accertamenti al riguardo”.

Jj4 è ritenuta responsabile della morte del runner Andrea Papi, trovato senza vita il 5 aprile 2023 nei boschi del Monte Peller. L’animale era stato poi catturato nella notte tra il 18 e il 19 aprile e si trova attualmente in uno dei recinti per orsi del centro di Casteller. La sua pericolosità, però, a detta del Tar, non sarebbe però stata accertata. “Sebbene vi sia motivo di ritenere che l’aggressione del giovane Andrea Papi sia dipesa dalla presenza di cuccioli al seguito dell’orsa – aggiungono – tuttavia non v’è traccia degli accertamenti posti in essere dalla Provincia al riguardo, perché non è stata prodotta in giudizio la documentazione richiesta (…) tanto più necessaria se si considera che anche il consulente di parte nella propria relazione, a seguito dell’esame autoptico effettuato sul cadavere del giovane, ha evidenziato la necessità di ulteriori verifiche”.

Mj5, invece, ha aggredito, secondo quanto emerso, un escursionista di 39 anni in Val di Rabbi il 5 marzo 2023.

La vita degli orsi Jj4 e Mj5 per ora è salva“, questo è il commento a seguito della decisione da parte della Lav, che aveva  presentato ricorso contro le ordinanze di abbattimento assieme ad altre associazioni come Enpa e Oipa. Ora aumentano le possibilità che gli animali possano essere trasferiti. La Lav è ora pronta a depositare un approfondimento per portare in salvo gli animali in un rifugio che possa essere considerato per loro sicuro e si è detta disponibile a sostenere le spese previste per il trasferimento.

Un’altra data importante è poi quella del 14 dicembre 2023, giorno in cui è stata programmata l’udienza di merito del Tar: fino ad allora secondo la Lav i due esemplari non dovrebbero essere uccisi. La Provincia di Trento nel corso dell’udienza attraverso i suoi difensori aveva contestato la teoria avanzata da alcune associazioni animaliste, secondo cui non si poteva avere la certezza che le aggressioni fossero state causate dai due orsi.

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