A Palermo arrestata la preside antimafia Daniela Lo Verde: rubava materiale scolastico e cibo dalla mensa

I primi sospetti su di lei, che ora deve difendersi dalle accuse di peculato e corruzione, sono sorti a giugno 2022. Il Ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha disposto “il provvedimento di sospensione immediata”.

Daniela Lo Verde, preside della scuola intitolata al Giudice Giovani Falcone, nel quartiere Zen di Palermo e nota per le sue battaglie antimafia, è stata arrestata dai carabinieri del capoluogo siciliano con le accuse di peculato e corruzione nella giornata di venerdì 21 aprile 2023. Al momento si trova ai domiciliari. La donna sapeva già di essere indagata, ma si è mostrata sorpresa nel momento in cui le forze dell’ordine le hanno notificato il provvedimento.

La stessa misura è stata conferita al vicepreside Daniele Agosta e ad Alessandra Conigliaro, dipendente di un negozio di rivendita di prodotti Apple che le avrebbe regalato degli iPhone in cambio della fornitura in esclusiva alla scuola di tablet e PC.

L’indagine nei confronti della dirigente scolastica andava avanti ormai da tempo ed era coordinata dai procuratori europei Gery Ferrara e Amelia Luise, con il supporto dei carabinieri della sezione Eppo. Grazie al loro lavoro è emerso il disegno criminale che era stato messo in atto da Daniela Lo Verde, che si avvaleva di alcuni complici. Sulla base di quanto emerso, la donna si sarebbe appropriata in più occasioni di cibo che era presente nella mensa dell’istituto, oltre che di computer, tablet e iPhone destinati agli alunni e acquistati con i finanziamenti europei.

Complessivamente, sono 12 le persone finite nel registro degli indagati. Tra loro, ci sono anche altri docenti e alcuni stretti collaboratori di Lo Verde. Sono state nel frattempo eseguite anche perquisizioni nelle loro abitazioni, che hanno permesso di trovare diversi dispositivi elettronici quali computer portatili, smartphone, tablet, giochi da tavolo per bambini ancora confezionati, una cassa audio, una stampante, uno scanner e un maxi televisore da 65 pollici. Tutto il materiale è finito ora sotto sequestro.

I primi sospetti su di lei sono sorti a giugno 2022: nel corso di alcune conversazioni intercettate tra le e la figlia, si era avuta la prova del suo comportamento, che consisteva nell’appropriarsi di alimenti destinati agli alunni, comprati con i fondi europei. “Questo me lo voglio portare a casa, questi me Ii voglio portare a casa… poi mettiamo da parte… poi vediamo cosa c’e qui… Ii esci e Ii metti qui sopra... – erano state le sue parole in un dialogo che risaliva al 15 giugno – Il riso… lo metti Ii davanti alla cassettiera e per la cucina questo… benissimo… ora sistema sopra il frigorifero… questa cosa di origano mettila pure per casa… Quelle mettile in un sacchetto che non si può scendere. Il tonno mettilo qui sotto… poi lo portiamo a casa a Sferracavallo (la villa al mare della preside ndr)”. Il suo modo di agire era stato poi confermato anche da alcuni filmati.

Un atteggiamento simile veniva poi messo in atto anche con le attrezzature che avrebbero dovuto servire per le lezioni. “Che è un nuovo Mac?”, chiedeva la figlia alla donna. “Sì, ora ce lo portiamo a casa”, riispondeva la madre.

Nel 2020 Lo Verde era stata insignita del titolo di Cavaliere al merito della Repubblicaper l’impegno dimostrato durante la pandemia”. Una volta venuto a conoscenza dell’accaduto, il Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha disposto per lei “il provvedimento di sospensione immediata“.

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