Pamela Mastropietro, caccia al quarto uomo nella casa di Macerata

Nella casa di Innocent Oseghale, oltre a lui e ai connazionali nigeriani Desmond Lucky e Lucky Awelima, ci sarebbe stato anche un altro individuo. Si tratta di uno spacciatore ghanese, al momento irreperibile.

Mentre si attendono i risultati degli esami di laboratorio sulle tracce di DNA rinvenute dai carabinieri del Ris di Roma nell’appartamento di Macerata in cui si sarebbe consumato l’omicidio di Pamela Mastropietro, il settimanale “Giallo” parla di una svolta nelle indagini, con la caccia ad un quarto uomo. Secondo il giornale di Cairo Editore, nella casa di Innocent Oseghale, oltre a lui e ai connazionali nigeriani Desmond Lucky e Lucky Awelima, ci sarebbe stato anche un altro individuo. Si tratta di uno spacciatore ghanese, al momento irreperibile, che gli inquirenti stanno cercando da giorni.

Chi indaga ha anche interrogato alcuni tassisti: uno di loro ha raccontato di aver trascorso qualche ora con la ragazza prima di portarla alla stazione ferroviaria di Macerata, esattamente la notte prima precedente alla sua tragica morte. Il corpo di Pamela, infatti, è stato trovato a pezzi all’interno di due trolley. Adesso, dunque, non si può di certo escludere che il ghanese, probabilmente uno spacciatore, possa avere avuto qualche ruolo in questa vicenda, possa aver partecipato all’omicidio o potrebbe aver aiutato gli altri connazionali a far sparire il corpo della vittima.

I tre nigeriani, stando così le cose, come ricostruisce il Corriere.it, sono stati incastrati soprattutto dai tabulati telefonici che li collocano in zona via Spalato, dove si sarebbe consumato il delitto, e soprattutto in contatto tra di loro. E poi c’è – ancora una volta – il ruolo dei tassisti: uno di questi avrebbe accompagnato Oseghale ad abbandonare i trolley con all’interno il corpo di Pamela Mastropietro fatto a pezzi; un altro, invece, ha raccontato di averla accompagnata la mattina del 30 gennaio ai giardini Diaz e di averla vista, poi, nei pressi di via Spalato insieme ad Oseghale.

La compagna di Innocent, infine, avrebbe riferito di aver telefonato più volte quel giorno al nigeriano e di aver sentito, secondo il settimanale “Giallo”, una ragazza ridere.

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