"Sono, lesbica ma anche etero, bisessuale? Chissà". Paola Turci dice basta

"Basta con gossip, chiacchiericcio, illazioni e proviamo a riscoprire il valore della riservatezza", con queste parole la cantante ha detto stop al gossip e a chi vorrebbe continuamente etichettarla, perché "se la sessualità non ha limiti, non è detto che non debba averne la comunicazione della sessualità".

Era marzo 2021, quando Paola Turci fece il suo particolare coming out sulle pagine di F: “Sono quella che sono, lesbica ma anche etero, bisessuale? chissà”. Ora, a distanza di un anno, la cantante è stata intervistata dal settimanale Oggi e ha chiarito cosa pensa sui pettegolezzi e sulle etichette.

“Basta con gossip, chiacchiericcio, illazioni e proviamo a riscoprire il valore della riservatezza, non è necessario dichiarare chi si è: si è e basta”, ha detto Paola Turci, che ha ribadito di non voler essere messa in una casella e di apprezzare la riservatezza, considerandola un valore.

“Se la sessualità non ha limiti, non è detto che non debba averne la comunicazione della sessualità. – ha spiegato la voce di Volo così – Raccontare quel che ti piace ti mette in una casella, e per fortuna oggi non c’è più bisogno di sceglierne una. Mi hanno sempre dato della lesbica, non l’ho mai considerato un insulto. A intenderla come offensiva sono solo gli omofobi o le persone profondamente ignoranti”.

Poi la cantante ha fatto un elenco delle volte in cui negli anni hanno tentato di etichettarla:

“Quando avevo 19 anni e cantavo all’Osteria dell’Orso, passò Adriano Panatta, mi vide e disse: ‘Ha i muscoli, la voce bassa: è lesbica’. Io allora non sapevo neanche bene cosa significasse. Poi hanno iniziato a dire che stavo con Gianna Nannini, che non avevo mai incontrato. Nel 1994, intervistata dalla rivista gay Babilonia, chiarii: ‘Se fossi lesbica lo direi'”.

Invece oggi, rispondendo alla giornalista Marianna Aprile, ha spiegato che non lo direbbe più: “Perché ho capito quanto fastidio mi dia la definizione continua delle persone. Amo i dettagli, le sfumature, questa classificazione non mi appartiene. Ma oggi tutto è polarizzato”.

E ha aggiunto ancora:

“Papa Francesco ha detto che il chiacchiericcio è il male del nostro tempo. Avrei potuto mangiarci sul quel pettegolezzo, invece ho rifiutato copertine, soldi. Il mio silenzio ha comunicato che non è necessario dire quello che sei. Ho accettato questa intervista, in un momento in cui non ho niente da ‘vendere’, perché ho la speranza che passi questo messaggio”.

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