"Incinta non vuol dire madre": le parole di Michela Murgia che "scandalizzano" la Camera

"La gravidanza è cosa ben diversa dalla maternità", Marco Grimaldi di Alleanza Verdi e Sinistra si pronuncia in merito alla proposta di legge per rendere perseguibile il "reato di maternità surrogata".

Si è concluso il primo passaggio in Aula della proposta di legge relativa al riconoscimento della maternità surrogata come reato universale che prevede la sola punibilità dei cittadini italiani. Nella giornata di ieri, 19 giugno 2023, dopo l’intervento della deputata Carolina Varchi, incaricata di presentare al governo la normativa in questione, si sono pronunciati anche alcuni membri dell’opposizione, tra cui Riccardo Magi, segretario di +Europa, Federico Gianassi del Partito Democratico e Marco Grimaldi di Alleanza Verdi e Sinistra che, nel corso del lungo dibattito, ha citato le parole della scrittrice Michela Murgia.

Quanta ipocrisia in Giorgia Meloni”, ha esordito il deputato dei Verdi in riferimento al recente incontro tra la premier e il founder del colosso Tesla: “Sorride a fianco di Elon Musk diventato padre due anni fa grazie alla gestazione per altri: se fosse stato italiano avrebbe commesso un reato universale”.

Marco Grimaldi, nel resto del suo discorso, ha criticato ampiamente le scelte prese dal governo, citando le parole di Michela Murgia in merito all’utilizzo del termine ‘gestazione per altri’:“La gravidanza è cosa ben diversa dalla maternità”. La scrittrice, infatti, all’interno di una riflessione pubblicata nel 2016 dopo l’appello lanciato da Snoq Libere contro la maternità surrogata, aveva spiegato la differenza tra questa locuzione e il concetto di gestazione.

Michela Murgia
Instagram @michimurgia

Proprio in queste ore, l’autrice di Tre Ciotole, ha voluto pubblicare tra le storie condivise su Instagram la notizia dell’intervento di Grimaldi e di come le sue parole scandalizzino i “fanatici che si definiscono ‘pro vita'”, accompagnata da alcuni estratti del testo di sei anni fa, cercando di fare un po’ di chiarezza sulla questione:

Se con maternità surrogata ci riferiamo alla dimensione fisica e/o spirituale che unisce al desiderio procreativo la disposizione ad assumersi la responsabilità genitoriale su una vita altrui, è escluso che essa si possa surrogare, giacché è un atto di volontà e consapevolezza personale non alienabile.

Michela Murgia
Instagram @michimurgia

Non è tollerabile, oggi, in un discorso serio, sentir definire ‘maternità’ il processo fisico della semplice gravidanza”, ha proseguito Murgia sui social, dedicando ampio spazio all’intervento di Grimaldi alla Camera e soffermandosi proprio sul fatto che, la maternità in sé “può escludere sia il desiderio procreativo sia la disposizione ad assumersi la responsabilità e la cura del nascituro“.

Di conseguenza è improprio discutere anche di maternità surrogata. Si può discutere invece di gravidanza surrogata, purché resti chiaro che si tratta di qualcosa di profondamente diverso. Operare questa distinzione è tutt’altro che ozioso, perché la legge italiana (nei limiti che conosciamo) permette già ora a una donna che resta incinta di scindere i due processi e agire per rifiutare il ruolo indesiderato di madre.

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