Perché le donne si stanno dando fuoco nel Kurdistan iracheno
Decine di donne si stanno dando fuoco nel Kurdistan iracheno come atto di autoimmolazione a causa della violenza di genere. "Non vedevo via d'uscita".
Decine di donne si stanno dando fuoco nel Kurdistan iracheno come atto di autoimmolazione a causa della violenza di genere. "Non vedevo via d'uscita".
La BBC ha girato un report esclusivo nel Kurdistan iracheno, in uno dei principali ospedali per ustionati della regione, dove molte donne muoiono per ustioni autoinflitte.
Il video, di Lina Shaikhouni e Valentina Sinis, filmato da Ayar Mohammed Rasool, mostra l’unità ustionati dell’ospedale, dove tante donne vengono ricoverate dopo essersi date fuoco.
L’atto è una forma di “protesta“, come dice un’infermiera dell’ospedale, Nigar Marf, intevistata dalla BBC, perché le donne irachene, sentendosi intrappolate in nuclei familiari violenti, spesso vedono nel suicidio per autoimmolazione la loro unica via d’uscita.
L’inviata della BBC Carine Torbey ha parlato con alcune donne ricoverate nell’ospedale.
Jenan (il suo vero nome è stato omesso, per motivi di sicurezza), che si è data fuoco due anni fa, ha dichiarato: “Piango ogni notte e ogni giorno chiedendomi, perché l’ho fatto? È che non potevo uscirne… ero spaventata, ma non vedevo via d’uscita“, ha detto Jenan, che ha subito abusi da suo marito e non ha trovato sostegno nella sua famiglia. “Nella mia famiglia non potevi sognare di diventare una dottoressa o cose del genere, avevo tanti sogni ma mi hanno costretta a sposarmi quando ero ancora una bambina“.
L’atto di autoimmolarsi è un gesto comune tra le donne della regione e Nigar Marf, che lavora nel reparto ustionati da 20 anni, ha specificato che le donne nel Kurdistan iracheno soffrono di tantissime pressioni, a livello mentale. “Subiscono abusi fisici e psicologici“, ha dichiarato Marf. “E quando non vedono via d’uscita, si danno fuoco“.
Molte donne che Marf ha cercato di salvare non ce l’hanno fatta. Alcune avevano solo 16 anni. “Sono arrabbiata con la nostra società perché non ne è consapevole, è così triste che una ragazza di 16-17 anni vorrebbe darsi fuoco“, ha detto l’infermiera.
Anche se le cose sono migliorate negli ultimi anni, in Iraq si registra ancora uno dei tassi più alti di abusi domestici nel mondo. Il governo regionale del Kurdistan ha cercato di combattere la violenza contro le donne, ma molte restano a rischio. Secondo le Nazioni Unite, infatti, i casi di violenza di genere hanno registrato un’impennata del 125% tra il 2020 e il 2021, come riporta BBC.
Nel report BBC si sottolinea che la violenza contro le donne in Iraq è stata di fatto normalizzata.
Dunya, una ragazza di 16 anni che si è data fuoco e le cui ferite stanno lentamente guarendo, ha detto a Carine Torbey che le storie delle donne in ospedale con lei, che hanno avuto esperienze simili alla sua, l’hanno portata a riflettere.
“Molte donne in questo ospedale sono qui perché il loro padre o il loro marito o il loro fratello non le trattava bene“, ha detto Dunya, dichiarando di essere decisa a voler diventare una psicologa per aiutare altre donne a superare i loro traumi.
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