Perché mamma e fratello di Ariana Grande sono diventati cittadini italiani

I bisnonni della cantante di "thank u next" dal Molise erano emigrati negli Stati Uniti. Sui social, alcune persone nate e cresciute in Italia, si sono lamentate di non poter godere dello stesso privilegio di Frankie e Joan Grande, che vivono negli Stati Uniti e parlano inglese.

Frankie J Grande e Joan Grande, rispettivamente fratello e madre di Ariana Grande, la cantante statunitense nota soprattutto per la sua hit thank u, next, sono diventati cittadini italiani. Ad annunciarlo è stato un post condiviso sul profilo Instagram del ragazzo, anche lui impegnato nel mondo dello spettacolo come ballerino, attore, produttore discografico e cantante.

A corredo delle foto di se stesso e di sua madre, intenti a tenere in mano il nuovo passaporto italiano, Frankie J Grande ha scritto:

Aspettavo questo momento da molto tempo… Sono ufficialmente un cittadino italiano. Sono così orgoglioso di me e mia madre @joangrande per aver finalmente ottenuto questi passaporti italiani!! Ora abbiamo la doppia cittadinanza! Amo tanto l’Italia e non vedo l’ora di immergermi ancora di più nella cultura e nella mia eredità! Che grande momento per noi.. E poterlo condividere con mia madre… impagabile. Sto piangendo così tante lacrime felici in questo momento.

Il fratello di Ariana Grande ha parlato di “eredità” perché i suoi bisnonni, Michele Antonio Grande e Filomena Lavandetti, erano italiani. Da Gildone, in provincia di Campobasso (Molise), erano infatti emigrati negli Stati Uniti, come accadeva spesso agli italiani dell’epoca. Proprio grazie questo ius sanguinis, Frankie e Joan Grande hanno potuto oggi ottenere la cittadinanza.

Sui social la vicenda è stata commentata parecchio. C’è chi se l’è presa non tanto con i parenti di Grande, quanto con lo Stato Italiano, colpevole secondo loro di non garantire diritti a tante altre persone. Molti, infatti, pur essendo nati e cresciuti in Italia, ma avendo un’origine differente, non hanno diritto per tantissimo tempo a essere riconosciuti ufficialmente come cittadini italiani.

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